POLVERI SOTTILI IN CALO: MERITO DEI BLOCCHI DEL TRAFFICO? NO, DOBBIAMO RINGRAZIARE LA PIOGGIA DEI GIORNI SCORSI.
Quanto era inquinata l’aria che abbiamo respirato durante le prime due settimane di gennaio? Se volete approfondire vi segnaliamo il nostro ultimo articolo in cui abbiamo affrontato questa tematica, attraverso dati, grafici e foto: CLICCA QUI.
In queste settimane si sente parlare in continuazione degli innumerevoli blocchi del traffico nelle grandi città del Nord-Italia e non solo, volti a diminuire l’elevato livello di inquinamento in pianura. Si tratta di misure completamente inefficaci, utili a creare solo dei disagi per chi ha bisogno di utilizzare il proprio mezzo per andare al lavoro. Il traffico infatti contribuisce solo in minima parte all’inquinamento dei centri urbani che è per lo più dovuto agli impianti di riscaldamento.
Tuttavia dal week-end l’aria è più respirabile e molto meno inquinata: sono bastati 10/15 mm di pioggia caduti durante la notte tra venerdì e sabato scorso per ripulire rapidamente l’aria facendo calare sensibilmente il livello delle polveri sottili in pianura. Il PM10 ad ASTI è sceso da una concentrazione media giornaliera pari a 75 µg/m3 il 17 gennaio ad appena 26 µg/m3 il giorno successivo. Era dal 27 dicembre che il PM10 non scendeva sotto la soglia limite di 50 µg/m3 imposta dalla legge.
Nel grafico soprastante mettiamo a confronto il livello delle polveri sottili ad Asti e a Roccaverano, in Alta Langa: l’aria in pianura è notevolmente più inquinata rispetto all’alta collina e per 21 giorni di fila la concentrazione di PM10 non scende mai al di sotto della soglia limite di 50 µg/m3. La situazione cambia drasticamente in corrispondenza del 18 gennaio quando, grazie alla pioggia, l’aria torna pulita in pianura ed i livelli di PM10 quasi si eguagliano tra il capoluogo ed il comune più elevato dell’Astigiano.
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