Proprio in queste ore per la Vallèè sta cominciando il primo peggioramento intenso della stagione invernale, il quale apporterà abbondanti nevicate sulla dorsale settentrionale e soprattutto occidentale. Si tratterà del classico ”sfondamento” da ovest/nord-ovest, che in questi casi premi soprattutto le zone del Monte Bianco, grazie ad un poderoso sbarramento creato dalle montagne. La Valle d’Aosta in questi casi spesso sperimenta intense e diffuse nevicate (citiamo una su tutte quella del 10/12/2017 quando ad Aosta cadde un metro di neve), le uniche zone ad essere escluse da questa configurazione sono concentrate nella bassa Valle, da Chatillon verso sud (specie Verres e Point Saint Martin) a causa della posizione troppo sud-orientale.
La perturbazione si svilupperà in seno al transito di una profonda depressione sull’Atlantico, in movimento su Francia settentrionale e Benelux nella giornata di domani: i forti venti spingeranno l’umidità contro i bastioni alpini, che la ostacoleranno nella sua progressione verso est, dando vita al fenomeno dello stau. L’umidità si scaricherà proprio sulle montagne valdostane sotto forma di intense precipitazioni, mentre sulla pianura piemontese assisteremo alla formazione del vento di caduta, conosciuto come fohen.
La prima fase della perturbazione si svilupperà nella giornata di domani, venerdì 13 dicembre, e sarà caratterizzata da correnti prettamente occidentali in grado di regalare precipitazioni diffuse su quasi tutta la regione. Successivamente, dal pomeriggio, le correnti tenderanno a ruotare da nord-ovest, con i fenomeni che si ritireranno sulla dorsale, mentre altrove si attiveranno venti di fohen, i quali culmineranno poi nella giornata di sabato. Come già specificato, le zone maggiormente colpite saranno quelle occidentali (Valdigne, Courmayeur, La Thuile), seguite poi dalla dorsale settentrionale (Valli del Gran San Bernardo e Cervino/Monte Rosa). Abbiamo scelto di postare come sempre le cumulate totali delle precipitazioni previste, per meglio farvi comprendere la distribuzione:
La carta si riferisce fino alle 13 di sabato, quando ormai il clou sarà transitato, ma attenzione perchè sui settori di confine occidentali le nevicate potranno continuare sino alle prime ore di domenica, seppur via via più deboli. Compaiono picchi fino a 200 mm sulla zona del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, quasi sempre le più colpite durante questi fenomeni, a cui si aggiunge anche la zona di La Thuile. Gli accumuli potranno raggiungere anche i due metri in quota, ma sarà difficile stabilire un valore effettivo, causa del forte vento a cui sarà associata la nevicata in alta montagna. La Thuile paese potrebbe avvicinarsi anche al metro di neve, più verosimilmente 60-80 cm come anche Courmayeur, mentre ad Aosta sono attesi circa 30-40 cm di neve.
Al di sotto dei 1500 m infatti la situazione appare di difficile lettura dal punto di vista termico, in quanto a partire dalla serata di domani le temperature tenderanno ad aumentare, a causa di infiltrazioni calde da ovest. La quota neve infatti potrebbe subire un graduale rialzo, portandosi da fondovalle fino a 1000 m nel pomeriggio/sera di domani e poi raggiungere anche i 1600-1800 m nella mattinata di sabato, specie a ovest. A Courmayeur paese come anche a La Thuile la neve potrebbe lasciare spazio alla pioggia a fine evento; nel caso dovesse nevicare fino alle ore centrali di sabato il metro di neve potrebbe essere alla portata, ma in base agli aggiornamenti sembra alquanto difficile.
Ad est la tenuta termica sarà sicuramente migliore, ma le precipitazioni decisamente inferiori: a Cervinia sono attesi almeno 50 cm, ma in caso di precipitazioni durature potrebbero essere raggiunti anche i 60-80 cm. Nelle valli orientali più ci si sposterà verso sud e minori saranno le precipitazioni: attesi circa 30-40 cm a Chamois e 20-30 a Torgnon, 15-25 cm a Champoluc e Gressoney.
Attenzione al forte vento: nella giornata di sabato le correnti si manterranno da nord-ovest, con ultimi fenomeni sui settori di confine nel pomeriggio e attivazione di forti venti di fohen già dal mattino, anche nelle valli. Assisteremo dunque al classico scaccia neve, soprattutto sulle zone di confine settentrionale, che potrebbero anche impedire l’apertura degli impianti nelle zone maggiormente colpite, Cervinia in primis.
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