TENDENZA 22 – 30 MARZO 2024

In questi giorni stiamo vivendo l’ennesima follia climatica al nord-ovest, esattamente come successo tra fine gennaio e inizio febbraio: le temperature sono tornate su valori incredibilmente oltre le medie del periodo a causa di una rimonta dell’alta pressione sub-tropicale, con massime in pianura fino a 22-23°C (a fine marzo la media massime dovrebbe attestarsi sui 15-16°C), mentre in montagna lo zero termico sta toccando addirittura i 3300-3400 m. Il sopra media enorme sta avendo effetti nefasti sulla neve caduta nelle scorse settimane, con il manto pressochè cancellato su molte aree al di sotto dei 1600-1800 m, specie su quelle zone dove non era presente neve in precedenza.

C’è però una buona notizia: questa follia climatica ha le ore contate perchè nel week-end si cambierà decisamente registro, grazie ad un affondo di aria fredda di origine artica da nord, il quale si renderà responsabile di uno spiccato calo termico!

La giornata di venerdì 22 trascorrerà ancora soleggiata e mite, mentre già sabato la situazione comincerà a cambiare: nubi si addenseranno sui confini tra Valle d’Aosta e Verbano, con deboli nevicate da sfondamento e soprattutto forti venti in quota da NW, specie dal pomeriggio/sera. Anche sulle pianure il foehn farà il suo ingresso nella serata di sabato e non è da escludere inoltre che nel pomeriggio/sera di sabato, proprio con l’ingresso del foehn e del fronte freddo in quota, possano attivare rovesci e temporali sulle pianure del Piemonte, specie su quelle settentrionali, in evoluzione verso Lombardia e Triveneto. In quota inoltre i valori cominceranno a calare già dalla mattinata di sabato, mentre in pianura bisognerà attendere che il foehn cessi completamente, con possibile ritorno delle gelate all’alba di domenica, specie nelle valli e conche più fredde.

Sabato molto probabilmente le massime si avvicineranno ancora ai 20°C, mentre in serata in montagna lo zero termico si avvicinerà ai 1500 m (soprattutto tra Valle d’Aosta e nord Piemonte) sintomo dell’aria fredda in ingresso in quota. Domenica invece avvertiremo ovunque in maniera significativa il calo termico. Attenzione ancora una volta al forte vento in quota, il quale tenderà a cessare solo tra pomeriggio e sera di domenica.

Passata la sventagliata da nord, i modelli mostrano evoluzioni davvero interessanti per i giorni successivi: le festività pasquali purtroppo potrebbero trascorrere piuttosto umide e perturbate, grazie al ritorno del flusso atlantico, quello utile anche per l’arco alpino meridionale, con diversi passaggi perturbati e precipitazioni diffuse. Si comincerà probabilmente già tra martedì 26 e mercoledì 27 marzo, con nuovi possibili contributi il 28 marzo. Inutile sbilanciarsi sulla distribuzione e sugli accumuli previsti a causa dell’estrema variabilità da parte dei modelli, ma le perturbazioni potrebbero essere sulla falsa riga di quelle osservate nelle prima parte di marzo!

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