TENDENZA 30 NOVEMBRE – 7 DICEMBRE 2023

Sembra essere diventato il leit motif dell’autunno, ma i modelli non mostrano davvero nulla di differente fino a fine corsa: il flusso perturbato occidentale continuerà a imperversare da ovest, scaricando precipitazioni abbondanti sui confini e sulla Valle d’Aosta, che con queste correnti va letteralmente a nozze.

Proprio nelle prossime ore e sino alla giornata di venerdì 1 dicembre una forte perturbazione insisterà da W/SW, con piogge e nevicate abbondanti; la distribuzione delle precipitazioni è incredibile, ma allo stesso tempo indicativa di cosa vi stiamo raccontando:

Si notano accumuli di precipitazioni sino a 100/150 mm sulle Alpi francesi ad ovest della Val Susa, e sulle zone del Monte Bianco/in generali sulle dorsali nord e ovest della Valle d’Aosta: entro venerdì sera, quando la perturbazione terminerà, sono attesi fino a 80-100 cm di neve tra Bianco, Rutor, Valgrisenche e San Bernardo, poco meno sulla dorsale nord fino a Cervino e Rosa. Accumuli significativi anche sull’Alta Val Susa e sulla punta nord del Piemonte, ma questa volta entreranno in gioco anche le testate vallive di Cozie, Graie e Marittime, in quanto il flusso piegherà più da SW venerdì. Salto totale invece della pianura, che vedrà al più qualche veloce piovasco.

C’è un però in tutto questo: la perturbazione infatti sarà associata ad un forte richiamo meridionale molto mite, che rovinerà in parte la festa. In un primo momento potrebbe nevicare anche fino a quote di pianura, sui 3/400 m, anche sul cuneese, ma dalla mattinata di giovedì 30 novembre la quota neve schizzerà alle stelle raggiungendo i 2300-2500 m, anche oltre, tra Cuneese e Torinese, andando a fondere la neve precedentemente caduta e ponendo in serio pericolo la stagione sciistica: posti come Prato Nevoso, Limone, Praly, Pontechianale, Sauze d’Oulx e Sestriere potrebbero vedere piovere per ore. Andrà meglio tra Valle d’Aosta e VCO, dove il freddo rimarrà intrappolato nelle valli, consentendo una quota neve più bassa, anche sui 1200-1400 m, con punte superiori solo sulla Valle d’Aosta occidentale, più esposta ai flussi miti, dove si manterrà comunque entro i 1600-1800 m.

Terminata la perturbazione (e la mitezza), sabato ci attende un nuovo brusco calo delle temperature con annessa tempesta di foehn anche in pianura, a causa dell’ingresso di aria artica da nord. Il freddo dunque tornerà e attenzione, perchè tra lunedì sera e martedì si prevede il transito di una blanda perturbazione, nuovamente da W/SW, che potrebbe attivare un richiamo umido di qualche ora anche sul Basso Piemonte con la prima neve a bassa quota lunedì sera (da confermare).

Successivamente, con il ponte dell’8 dicembre potrebbe tornare nuovamente il flusso perturbato occidentale con nevicate abbondanti sulle stesse aree sopra menzionate, Valle d’Aosta in primis. Insomma, chi tutto, chi niente…

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