Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importante è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.

In queste ore fresche correnti da est stanno facendo il loro ingresso in pianura Padana, favorendo un modesto calo delle temperature fino a valori nella media; nei prossimi giorni a livello europeo assisteremo ad un graduale cambio di circolazione, grazie al flusso atlantico che si farà gradualmente strada, anche se le configurazioni previste non sembrano essere favorevoli a peggioramenti consistenti del tempo sul versante sud alpino.

Come indicato nella carta soprastante infatti, il flusso perturbato con le relative depressioni tenderà a scorrere a nord delle Alpi in seno a correnti da ovest/sud-ovest: si tratta di correnti a causa delle quali le aree di pianura del Piemonte si trovano spesso in ”ombra”, in quanto protette dall’arco alpino occidentale. Le maggiori precipitazioni infatti saranno proprio sulle aree alpine di confine – Vallèè occidentale e dorsale settentrionale in primis, dove le nevicate diverranno a tratti consistenti oltre i 2000 m e la quota neve tenderà gradualmente a calare fin sotto i 1500 m tra domenica e lunedì – e sul levante Ligure, a causa dello sbarramento creato dai rilievi.

Per quanto riguarda invece le pianure a sud del Po, oltre ad un temporaneo calo termico fino a valori in media, le piogge saranno piuttosto contenute ed intervallate da lunghe pause asciutte, dunque senza accumuli degni di nota, almeno nella prima fase. Il maltempo infatti potrebbe essere piuttosto duraturo e non è da escludersi che in un secondo momento le correnti possano diventare più favorevoli anche per precipitazioni diffuse sulle pianure. Da monitorare inoltre il profilo termico: con la nuova settimana infatti i flussi miti potranno divenire più invadenti, con aumento dei valori nuovamente oltre la media.

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