[Meteo medio termine] L’impeto del getto da ovest: quota neve in risalita e fino a 150 cm a 2500 m

TENDENZA 13 – 21 NOVEMBRE 2023

Continua a nevicare sulle zone di confine da ormai 3 giorni e gli accumuli si stanno facendo interessanti: sulla Valle d’Aosta occidentale si è raggiunto il metro di neve totale a 2000 m, circa 150 cm a 2800 m, mentre a 3000 si stanno per toccare i due metri di neve; leggermente meno sulla dorsale nord, dove a 2500 m si oscilla fra 100-130 cm, ma sicuramente un ottimo dato, considerando lo stato attuale dell’arco alpino occidentale, che vede accumuli decisamente inferiori fra nord Piemonte e Val Susa (max 50 cm a 2500 m), addirittura nulli a 2500 m sul cuneese.

La nuova settimana si aprirà con l’esasperazione del getto perturbato da ovest, il quale continuerà a premere contro le Alpi apportando precipitazioni abbondanti; al contempo però, assisteremo ad un anticiclone maggiormente invadente da sud, il quale andrà a creare una situazione con limite neve in risalita anche oltre i 2000 m, per via della mitezza in quota:

Lunedì si aprirà ancora con quota neve tutto sommato accettabile, intorno ai 1800-2000 m sulla Valle d’Aosta, dove sono attesi ancora 20-30 cm freschi nella prossima notte. La perturbazione si esaurirà nella prima mattinata, lasciando spazio ad ampie schiarite che faranno percepire in maniera significativa il cambio d’aria e dunque la mitezza in arrivo: lo zero termico in giornata si porterà fino a 3000 m a nord e fino a 4000 m sul cuneese, decretando la fine dell’aria più fresca nelle valli.

Dalla serata di lunedì tornerà a precipitare: le carte mostrato una striscia continua di precipitazioni, quasi senza sosta, da lunedì sera/notte fino a mercoledì all’alba: molto probabilmente sarà capace di apportare accumuli anche di 150-200 mm sulle aree di confine della Valle d’Aosta tra dorsale ovest (Bianco, Rutor e San Bernardo) e nord (fino a Cervino e Rosa). Il problema sarà la quota neve, perchè ahimè si manterrà sempre intorno ai 2300-2500 m a seconda delle zone, mentre al di sotto pioverà e anche assai (attenzione a criticità per valanghe di fondo/colate di fango); di seguito gli accumuli previsti fino a venerdì prossimo:

A 2500 m dunque cadranno ancora 100-150 cm di neve oltre a quella rilevata nei giorni scorsi, facendo probabilmente raggiungere i due metri di spessore totale sulla Valle d’Aosta di confine; solamente nella serata di martedì con il ritiro verso sud dell’anticiclone assisteremo ad un calo della quota neve che tornerà verso i 2000 m nelle valli più chiuse tra Valle d’Aosta e nord Piemonte. Nulla da fare invece per Alpi Piemontesi: dove precipiterà, tra Alta Val Susa e alte Valli di Lanzo, la quota neve potrebbe anche raggiungere i 3000 m, mentre sul cuneese non cadrà nemmeno una goccia, ma al contempo il foehn in ingresso nelle valli determinerà temperature molto miti, anche fino a 15-20 gradi! In pianura ci accorgeremo di questa fase mite: sì, ma il regime inversiornale forte riuscirà comunque a resistere, facendo al più registrare valori massimi di 14-15°C

Mercoledì atteso un generale calo termico, mentre fra giovedì e venerdì potrebbe arrivare una nuova perturbazione con neve dai 1500 m mediamente e correnti ancora da ovest, quindi favorite sempre le stesse zone. Possibile stabilità il prossimo week-end, ma ancora difficile dire quanto potrebbe durare…

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