TENDENZA 20 – 28 NOVEMBRE 2023

Stiamo ufficialmente per entrare nell’ultima decade di novembre, mese molto particolare che potremmo riassumere così: piogge e neve sui confini con temperature nel complesso in media, salvo due brevi fasi miti a inizio e fine della scorsa settimana (l’ultima attualmente in corso), mentre in pianura al nord-ovest la grande assente è stata la pioggia.

La nuova settimana si aprirà con condizioni piuttosto variabili e il temporaneo indebolimento del flusso perturbato da NW, il quale tenderà a disporsi maggiormente da nord, premiando in termini di precipitazioni soprattutto le aree estere del nord-est tra Austria e Svizzera orientale. Al nord-ovest, oltre al vento spesso presente in montagna, invece sperimenteremo una sorta di altalena termica, dettata principalmente dalle correnti settentrionali e dall’alta pressione delle Azzorre che si contenderanno la scena. Per quanto riguarda piogge in pianura o neve sulle Alpi, la settimana trascorrerà nel complesso secca, salvo deboli fenomeni sui confini nella prima parte, ma comunque irrisori. Merita invece spendere due parole a livello termico:

1) fino a mercoledì compreso assisteremo ad un graduale ma continuo calo delle temperature, dopo che nelle ultime ore lo zero termico era risalito fino a 3500/4000 m sulle Alpi. Il tutto grazie ad aria più fredda in arrivo da nord, che consentirà di raggiungere il picco del freddo in quota nella giornata di mercoledì con zero termico diurno inferiore ai 2000 m.

2) da giovedì invece si cambierà musica, perchè molto probabilmente assisteremo ad una nuova risalita termica in quota, grazie all’alta pressione delle Azzorre che si estenderà da ovest verso est:

Le giornate più miti saranno proprio giovedì e venerdì prossimi, con zero termico nuovamente fino a 3000/3500 m a nord e oltre i 4000 m sul cuneese, accompagnate da condizioni soleggiate. In pianura invece molto probabilmente non ci accorgeremo di questa variabilità termica così marcata, per via del robusto regime inversionale che si è creato ormai da alcune settimane e che ci permetterà al più di guadagnare qualche grado sulle massime. Le minime in caso di cieli sereni continueranno ad avvicinarsi allo zero nelle valli e in pianura.

Da sabato le temperature cominceranno a calare, anche se ancora in parte miti in quota, e potrebbe aprirsi una fase più fredda caratterizzata dall’afflusso di aria artica da nord con arrivo del gelo a tutte le quote da domenica. Ad oggi difficile dire quali conseguenze potrebbe apportare questa fase più fredda: un vasto lago di aria polare marittime tenderà a scivolare verso l’Europa meridionale a partire da domenica… i modelli mostrano possibili interazioni con depressioni in arrivo da ovest, ma ci fermiamo qui, la variabilità è ancora elevatissima.

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