TENDENZA 27 NOVEMBRE – 3 DICEMBRE 2023

Manca veramente poco all’inizio di dicembre e dopo alcuni giorni caratterizzati da temperature miti in montagna, ecco che una poderosa discesa artica ha riportato temperature più consone per il periodo con gelo diffuso all’alba anche in pianura e massime di poco superiori ai 10°C. Dal punto di vista termico ci siamo, ma invece a livello precipitativo?

Osservando i modelli sembra andremo incontro alla riapertura del rubinetto atlantico nei prossimi giorni, ma ancora una volta domineranno le correnti da ovest/nord-ovest con precipitazioni abbondanti sui confini e sulla Valle d’Aosta, mentre altrove sarà ancora un nulla di fatto o quasi:

La prima perturbazione giungerà già fra la serata di lunedì 27 novembre ed interesserà parte della giornata di martedì 28: sarà il classico sfondamento da nord-ovest che premierà la Valle d’Aosta, ma questa volta le nevicate potrebbero estendersi anche alla punta nord del Piemonte, Alta Val Susa e alta Valle Maira/Varaita, anche se i fenomeni più intensi saranno riservati alla Valle d’Aosta: tra Rutor, Valgrisenche e Monte Bianco a ovest e tra San Bernardo fino a Cervino e Rosa potranno cadere rispettivamente 50-70 cm di neve di ottima qualità, con imbiancata possibile a tratti anche alle porte di Aosta nella notte su martedì con un limite neve stabile sui 6-800 m

Passata questa prima perturbazione, una seconda potrebbe giungere fra giovedì e venerdì con correnti più da ovest/sud-ovest e qui si apre davvero un vasto ventaglio di possibilità: lo sfondamento potrebbe essere davvero intenso sulla Valle d’Aosta, con nevicate diffuse ed accumuli significativi già sul fondovalle aostano e un po’ su tutte le aree (i picchi attesi sempre sulle dorsali nord e ovest). Potrebbe precipitare in maniera significativa anche sulle valli piemontesi, sempre penalizzate da questo tipo di correnti, ma attenzione al richiamo mite in quota che potrebbe riservare sorprese: al suolo e nelle valli l’aria fredda tenderà a persistere, mentre su alcune valli tra basso Torinese e Cuneese la mitezza in ingresso in quota potrebbe portare a piogge fino ad oltre 2000 m con conseguente gelicidio al di sotto di tale quota per il freddo stagnante. Occhio anche alle pianure centrali, dove un eventuale passaggio di precipitazioni potrebbe rendersi responsabile anche della prima nevicata della stagione (ad oggi comunque priva di accumuli e poco probabile)

Il maltempo potrebbe interessare anche la giornata di sabato, seppur in via di attenuazione, con un nuovo crollo termico. Ci attende dunque una settimana molto dinamica: staremo a vedere quante precipitazioni giungeranno sulle nord-ovest e soprattutto dove.

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