TENDENZA 7 – 15 NOVEMBRE 2023

Finalmente in montagna è arrivata la neve e anche abbondante su alcuni aree: non dappertutto certamente, per l’arco alpino occidentale è quasi impossibile osservare nevicate abbondanti dal cuneese al VCO, passando per la Val Susa e la Valle d’Aosta, ma possiamo dire che quanto meno sull’arco alpino valdostano, nel VCO e sull’alta Val Susa la neve ha raggiunto cifre significative, considerando che siamo appena entrati nel mese di novembre. Gli accumuli maggiori si sono registrati sulla Valle d’Aosta, in particolare sulle aree di confine con circa 70 cm a Cervinia paese a 2000 m e circa un metro a 2500 m, mentre sulle aree occidentali si è superato il metro già dai 2400-2500 m e la neve si è spinta con accumuli di 30-40 cm anche a 1200-1400 m.

La nuova settimana si aprirà con un breve pausa di stabilità atmosferica fino a mercoledì, accompagnata da temperature nella media in quota, dove lo zero non supererà i 2000-2300 m nelle ore diurne, mentre in pianura i valori massimi rimarranno entro i 13-15°C accompagnati con debole brinate al mattino nelle aree più fredde: questo è esattamente il clima di novembre!

C’è da dire però che, nonostante un periodo foriero di piogge per diverse zone d’Italia, il Piemonte, complice le correnti da sud-ovest, è rimasto spesso a guardare con accumuli pluviometrici irrisori e un mese di ottobre che ha visto un deficit anche del 50% in negativo. Novembre non si sta comportando diversamente, risultando ancora molto lontano dalla media pluviometrica. Nei prossimi giorni non andrà certamente meglio, perchè, osservando i modelli, si instaurerà una circolazione barica a livello europeo che andrà ancora a penalizzare il nord-ovest di pianura e le Alpi meridionali dal punto di vista precipitativo:

Il flusso perturbato infatti continuerà a scorrere a nord delle Alpi con correnti da ovest/nord-ovest, che porteranno precipitazioni abbondanti soprattutto sui confini, quindi ancora una volta Valle d’Aosta favorita, soprattutto le aree di dorsale tra Monte Rosa, Cervino, San Bernardo, fino a Bianco e Rutor. Seguiranno poi con minori accumuli l’alta Val Susa ed in parte l’estremo nord Piemonte. La distribuzione degli accumuli previsti da qui al 16 novembre è emblematica secondo il modello europeo ECMWF, con punte anche di 150-200 mm nelle aree sopracitate della Valle d’Aosta:

Si comincia giovedì, con un primo fronte che potrebbe portare precipitazioni blande anche sulle pianure a causa di un flusso perturbato da W/SW, mentre da venerdì in poi le correnti si disporranno da W/NW, saltando chirurgicamente tutte le pianure ed il versante sud alpino in generale; inizialmente la quota neve si manterrà su valori ancora normali per il periodo intorno ai 1000-1500 m, mentre con la nuova settimana l’aria mite associata alle perturbazioni potrebbe sfondare maggiormente al di qua delle Alpi e favorire un rialzo della quota neve fino ad almeno 2000 m (anche a tratti oltre), mentre sulle pianure il mix fra mitezza in quota e venti di favonio potrebbe favorire massime nuovamente vicine ai 20°C (da confermare). Insomma, autunno e precipitazioni a tratti e non per tutti… ma quando tornerà lo scirocco?

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