Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importanza è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.
TENDENZA 20 – 28 MARZO 2022
La siccità al nord-ovest sta assumendo connotati davvero eccezionali, considerando che su molte aree non cade una goccia da ben 100 giorni! Tuttavia, se in questi giorni sentite parlare i media di una siccità mai vista al nord-ovest, sappiate che si tratta dell’ennesima meteo bufala, realizzata da chi ovviamente deve creare audience, tralasciando ogni aspetto scientifico. La più lunga fase siccitosa registrata da inizio ‘900 infatti vanta ben 137 giorni di assenza di piogge, mentre l’attuale periodo si colloca al secondo posto.
Magra consolazione, voi direte, ma sappiate che a livello barico le configurazioni dei prossimi giorni si impegneranno per superare anche l’ultimo record rimasto. E’ surreale pensare che ormai non è più una semplice questione di avere robusti anticicloni ad ovest delle Alpi (come è capitato a tra dicembre e febbraio) che bloccano le perturbazioni prima di raggiungere il nord Italia. A questo si aggiunge infatti anche il fattore ”sfortuna”, in quanto qualsiasi affondo perturbato assume una direzione a noi profondamente sfavorevole e la situazione dei prossimi giorni è il perfetto riassunto di quando descritto:
Potete infatti vedere come in realtà la porta atlantica sia pressochè aperta e come l’anticiclone stazioni sull’est europeo: ci sarebbero dunque tutte le carte in regola affinchè le basse pressioni possano raggiungere le nostre zone, ma questo non avverrà. L’intera settimana infatti trascorrerà in un limbo caratterizzato da una circolazione blanda umida incentrata sulla Penisola Iberica, in graduale spostamento verso nord, mentre una debole area alto pressione lambirà l’Italia e soprattutto i Balcani.
Dal punto di vista termico i valori si manterranno pressochè nella media, con giornate soleggiate e gelate relegate alle pianure e alle valli; da metà settimana le temperature aumenteranno leggermente, ma con esse anche la nuvolosità associata alla risalita verso nord della goccia perturbata, che tuttavia risulterà troppo blanda da garantire un peggioramento del tempo. Qualche fenomeno potrà essere osservato solo il prossimo week-end, ma ancora rimangono molti dubbi sulla configurazione e dunque inutile spingersi in ulteriori dettagli.
Qualche cenno di cambiamento potrebbe palesarsi a fine mese, quando il flusso perturbato atlantico potrebbe abbassarsi leggermente di latitudine, riportando fenomeni sui confini (e dunque ancora secco sulle nostre zone, da confermare).
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