Ecco la 1° parte di questo peggioramento, veloce ma piuttosto intenso, che ha colpito duramente le province dello Spezzino in Liguria e di Massa-Carrara in Toscana. Le foto sono state prese dal web e in diversi forum meteo, perciò scattate da diversi utenti; grafici e dati meteo invece dall’ARPAL (ente ligure).
Analisi tecnica
I forti fenomeni temporaleschi hanno causato l’alluvione nelle Cinque Terre, nella Val di Vara, nella Val di Magra e nella Lunigiana, ma vediamo subito il perchè di questa alluvione lampo. La carta, riportata qui sotto, ci mostra una depressione sulla Francia e la Spagna, con un’alta di blocco sui paesi nordici.
Tale carta assomiglia molto a quella del 4 ottobre 2010, ovvero dell’alluvione su Sestri Ponente (GE) e Varazze (SV) quando si accumularono fino a più di 400 mm in circa 4/5 ore nei dintorni di Genova, sul Monte Gazzo.
Il motivo principale è stato lo scontro di due masse d’aria con caratteristiche completamente diverse: lo scirocco, caldo ed umido e la tramontana, fredda.
Guardando questa carta dei venti si può capire bene la situazione, infatti proprio sulle Cinque Terre era presente la convergenza, mentre su Genova il vento arrivava dai quadranti settentrionali (con raffiche sugli 80 km/h) e sull’Estremo Levante da quelli meridionali (con raffiche sui 50 nodi).
Un altro fattore molto importante è stato quello dell’effetto “stau”, infatti oltre alla convergenza è stata determinante l’orografia dei luoghi. Vediamo qualche dato ora. L’accumulo più alto in assoluto è stato registrato da una stazione meteo posta sulle colline dello Spezzino: Brugnato che ha raggiunto 540 mm in tutto l’evento facendo registrare inoltre il nuovo record italiano di pioggia cumulata in 6 ore di ben 472 mm, battendo i precedenti 447 mm di Genova-Bolzaneto registrati il 9 ottobre 1970.
Notevole anche l’accumulo di Calice-Molunghi (SP) di 455 mm che risulta il secondo dato pluviometrico più alto, dopo appunto Brugnato.
Si può presumere sia stato fra i più alti anche l’accumulo di Monterosso, però a causa dell’elettricità che è mancata nel paese, anche la stazione meteo non ha più funzionato.
Nell’Alta Toscana e quindi nella provincia di Massa-Carrara, Pontremoli è stato il paese con l’accumulo più alto: 360 mm che risulta essere il terzo dato più alto registrato in questo violento peggioramento. Il livello dei fiumi con delle quantità di pioggia orarie spaventose, ci ha impiegato poco a salire di diversi metri e quindi a straripare. Il Vara a Brugnato è salito di pochi centimetri sopra alla piena straordinaria raggiungendo 4.5 m d’altezza; a Piana Battolla (SP) invece è salito quasi di 2 metri oltre alla piena straordinaria andando quasi a toccare i 6 m. Esorbitante però è il dato di Fornala (SP), sul Magra, che è salito a 7.1 m superando di ben 3 metri la piena straordinaria. Lo si può vedere in questo grafico.
L’idrometro sul Ponte Colombiera segna che il Magra in questo punto si è alzato di quasi 2 metri oltre la piena straordinaria raggiungendo quasi i 4.5 metri. Questo ponte è stato travolto dalla furia delle acque e perciò distrutto come mostra questa foto. Questo ebbe già dei problemi nel dicembre del 2009 quando si aprì una voragine.
Nelle seguenti possiamo vedere il temporale fotografato dalle Cinque Terre che ha formato alcune trombe marine al largo.
Passiamo alle spaventose foto: questa era Pontremoli, in provincia di Massa-Carrara durante le terribili ore dell’alluvione.
Spostiamoci sul Levante Ligure, precisamente a Levanto, paesino sul mare. Ecco, da un webcam posizionata in spiaggia, come si presentava nel pomeriggio del 25 ottobre.
Smottamenti sulle ripide colline sopra al paese.
Questa invece è Brugnato che è ormai irriconoscibile, è solamente un lago.
Situazione identica anche a Borghetto Vara.
Terribili queste foto scattate a Vernazza dove l’acqua e il fango si portano via tutto verso la spiaggia che è ormai irriconoscibile.
E’ stata, insieme a Monterosso al Mare, la più colpita. Il torrente Vernazzola si è costruito il suo alveo sulla strada andando a sommergere anche intere case con ben 4 / 5 metri di fango localmente, nelle vie del paese invece risulta essere meno spesso il fango ma comunque si cammina intorno al livello dei primi piani delle case.
Passiamo ora a Monterosso, famosa città ligure per il turismo, che oggi non esiste più. Le strade, in quel pomeriggio che molti ricorderanno per tutta la vita, si sono trasformate in fiumi di fango che travolgevano tutto quello che incontravano sul loro percorso. Questo è stato l’ultimo scatto della webcam posizionata proprio in questo paese, dopo è mancata la corrente elettrica in tutta la città.
Eccola Monterosso vista dall’alto e dal basso. Nella prima foto si può vedere il torrente che si è ripreso la strada nel centro del paese dopo che era stato nascosto sotto case e strade, invece la zona vicina alla spiaggia è diventata una palude.
Questo invece il video più spaventoso fra tutti gli altri che farà scendere un lacrima alla popolazione di questo piccolo paese, che in un attimo si è vista privare di tutto: link.
Quest’altro testimonia quella che una volta era una spiaggia: link.
Moltissimi sono stati gli smottamenti e le frane che hanno creato non pochi problemi interrompendo numerose strade. Qui, sull’A12, possiamo vedere un tir rovesciato ed una strada interrotta.
Nelle Cinqueterre si è creato un nuovo torrente lungo le colline… uno dei tanti.
In tutto questo però l’uomo ha fatto la sua parte costruendo, come nel caso del paese di Monterosso al Mare, case sull’alveo di un torrente, errore che poi si è rivelato uno sbaglio fatale, visto che il torrente si è ripreso ciò che era suo invadendo la via principale del paesino; ma questo siamo in grado di capirlo, forse, solamente quando succedono questi disastri.
Per maggiori dettagli sulle quantità di pioggia cadute si consiglia di leggere: ARPAL.
Luca Leucci & Paolo Faggella
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