La giornata di ieri è stata particolarmente intensa per tutti i volontari della Protezione Civile ed il corpo dei Vigili del Fuoco al lavoro per monitorare costantemente le condizioni meteorologiche e mettere in sicurezza la popolazione in aree a rischio di dissesto idro-geologico.  La criticità maggiori si sono avute nell’Imperiese per l’esondazione dei torrenti Armea e Nervia. Il Nord-Ovest ieri ha infatti dovuto fronteggiare l’ennesima perturbazione atlantica degli ultimi tre mesi, un peggioramento che di invernale ha avuto ben poco: pioggia localmente fino a 2000 m con picchi di quasi 300 mm in 15 ore, venti a 160 km/h e temperature record sul Basso Alessandrino, 10°C superiori alla media. Dal 1° ottobre ad oggi sono caduti fino a 2362 mm sull’Appennino Ligure, un quantitativo senza precedenti in tre mesi in qualsiasi periodo dell’anno.

 

ESONDAZIONI E FRANE NELL’IMPERIESE

La criticità maggiori dal punto di vista del dissesto idro-geologico si sono avute in Liguria dove per gran parte della giornata di ieri vigeva l’allerta rossa (livello 3 su 3) su tutti i settori della regione. Importanti piene si sono sviluppate sulla maggior parte dei bacini marittimi sia del Ponente che del Levante Ligure ed in particolare nell’Imperiese i torrenti Nervia ed Armea sono esondati in più punti con notevoli disagi alla viabilità. Anche l’Argentina ed il Centa hanno superato i livelli di pericolo rischiando di tracimare, ma la piena è stata contenuta all’interno degli argini per pochi centimetri. Ciò è da imputare alle piogge eccezionali cadute a monte dei bacini dove si sono registrati fino a 290 mm concentrati per lo più in 12 ore. Questa zona del Ponente Ligure è caratterizzata da una piovosità media annua piuttosto bassa (500/700 mm), per questo motivo tali quantitativi hanno velocemente messo in crisi il territorio. Accumuli simili si sono misurati anche sull’Appennino Ligure sulle testate di bacino dell’Orba e dello Stura tra l’entroterra del Savonese e Genovesato (217 mm a Vara Superiore nel comune di Urbe), qui però cadono mediamente 1400/1700 mm all’anno e quantitativi del genere in un giorno sono comuni. Però, a causa dei terreni eccezionalmente saturi, anche qui la rete idrografica minore ha risposto molto velocemente con un aumento del livello dei torrenti. L’Orba a Tiglieto (SV) e lo Stura di Ovada a Campo Ligure (GE) hanno superato il livello di guardia, ma sono rimasti al di sotto della soglia di pericolo senza che si siano registrate criticità lungo il loro corso. A seguito di questo peggioramento l’accumulo pluviometrico a Vara Superiore (Urbe, SV) sale al valore record di 2362 mm caduti dal 1° ottobre al 21 dicembre 2019 (ulteriormente incrementati a 2398.6 mm a seguito delle piogge del 22/12), quantitativo senza precedenti in qualsiasi periodo dell’anno nella storia climatologica di queste zone (dati disponibili dal 1914).

Torrente Armea esondato nell’Imperiese durante il pomeriggio del 20 dicembre 2019.

Livello idrometrico del torrente Armea nel comune di Sanremo: le acque superano di 0,5 m la soglia di pericolo posta a 2 metri (linea rossa). Estese esondazioni si registrano lungo gran parte del suo corso.

A Ceriana in Alta Valle Armea cadono 289 mm in 15 ore con un picco di 52.2 mm/1 ora: record sia di cumulata giornaliera che oraria per la stazione meteorologica.

Frane superficiali a Ceriana (IM) in Alta Valle Armea sconvolgono la viabilitá a seguito dei 290 mm caduti in poco più di 12 ore, accumuli inusuali per queste zone (foto LIMET).

Il torrente Argentina presso la foce il pomeriggio del 20 dicembre 2019 in piena ad Arma di Taggia (IM).

Accumuli pluviometrici misurati ieri in Liguria: si possono notare due picchi principali, uno nell’Imperiese (colore rosso-viola) con valori prossimi ai 300 mm/15 ore, ed un secondo tra entroterra di Savona e Genova (colore giallo-arancione) in corrispondenza delle Alte Valli Stura ed Orba con 150/225 mm caduti (elaborazione ARPAL).

 

TEMPERATURE SOPRA LA MEDIA FINO A 10°C E LOCALE “EFFETTO FAVONICO” SUL BASSO ALESSANDRINO SOTTOVENTO ALL’APPENNINO

Le violente correnti di libeccio (sud-ovest) protagoniste di questo peggioramento hanno lasciato in “ombra pluviometrica” le pianure sottovento ad Alpi ed Appennino. Questo perchè i forti venti sono andati ad impattare sui rilevi che hanno svolto la funzione di sbarramento orografico: in corrispondenza degli spartiacque le correnti hanno scaricato tutta l’umidità, poi una volta scese sul versante sottovento sono risultate più secche e calde proprio come accade di solito quando si creano situazioni favoniche su un versante delle Alpi. Questa situazione è stata più marcata sulla pianura alessandrina sottovento all’Appennino Ligure dove sono caduti appena 1/2 mm tra Acqui Terme, Novi Ligure e Tortona: i venti in discesa dal versante settentrionale appenninico sono stati responsabili di un localizzato aumento termico. Sulla pianura a sud di Alessandria ed in alcuni fondovalle appenninici le massime hanno sfiorato i 15°C, mentre le temperature medie giornaliere sono state superiori ai 10°C come non era mai avvenuto nella storia climatologica locale a dicembre tra la seconda e la terza decade del mese.

Precipitazioni cumulate il 20 dicembre 2019 in Piemonte: il colore viole denota accumuli di 100/150 mm sull’Alto Piemonte e sul Cuneese meridionale, ma si può notare anche nell’estremità meridionale dell’Alessandrino in corrispondenza dell’Alta Val Lemme. Qui a Fraconalto sono caduti 109 mm, mentre la pianura sottovento tra Acqui Terme, Novi Ligure e Tortona è rimasta quasi all’asciutto (colore bianco/azzurro chiaro).

Le temperature massime più elevate misurate dalla rete ARPA Piemonte ieri, 20/11/2019, tra il pomeriggio e la sera in assenza di radiazione solare diretta (cielo coperto):

  • 14,7°C a Basaluzzo (128 m)
  • 14,6°C a Novi Ligure (162 m)
  • 14,4°C a Sezzadio (110 m)
  • 14,3°C a Castellar Ponzano (146 m)
  • 14,2°C a Gavi (215 m)
  • 14,0°C a Casaleggio Boiro, Lavagnina Lago (356 m), Ovada (230 m) ed Acqui Terme (215 m)
  • 13,9°C a Cabella Ligure (480 m)
  • 13,7°C a Garbagna (420 m)
  • 13,7°C a Mombaldone (AT, 187 m)
  • 13,1°C ad Arquata Scrivia (325 m) e Sardigliano (320 m)

Temperature registrate dalla rete ARPA Piemonte nel pomeriggio del 20 dicembre 2019: evidenti i pallini color verde che evidenziano temperature di 12/14°C sui settori pedeappenninici dell’Alessandrino mentre altrove i valori termici sono compresi generalmente tra 7 e 9°C.

Temperature medie giornaliere più elevate a dicembre dal 2001 ad oggi a Gavi (AL, 215 m): ieri, 20/11/2019, con 10.7°C è stata la giornata più mite mai registrata a dicembre nel centro alessandrino della Valle Lemme, alla pari con l’1/12/2004. Tuttavia il dato di quest’anno è certamente più notevole perchè misurato sul finire della 2° decade, periodo mediamente più freddo di 2/3°C rispetto ai primi giorni del mese.

 

FORTI VENTI SULL’APPENNINO LIGURE: 161 KM/H A RONCO SCRIVIA

Ieri anche il vento è stato protagonista con forti raffiche di libeccio poi divenute di scirocco una volta scontratesi con l’orografia dell’Appennino Ligure: qui le correnti da sud-ovest si sono piegate fino a soffiare dai quadranti sud-orientali nell’entroterra e sul Basso Alessandrino. Il vento ha raggiunto velocità di 60-70 km/h sulle pianure a sud di Alessandria e valori prossimi ai 100 km/h già in collina: 85.3 km/h a Bosio Bric Castellaro (AL, 415 m) sulle colline del Novese nei pressi di Gavi e 82.4 km/h a Sardigliano (AL, 320 m) nel Tortonese. In Appennino, anche al di sotto dei 1000 m di quota, le velocità hanno raggiunto 130/160 km/h.

Queste le maggiori raffiche di vento misurate ieri da stazioni afferenti diverse reti di monitoraggio tra il Basso Alessandrino e l’Appennino Ligure:

  • 161.3 km/h a Ronco Scrivia, loc. Tanadorso (GE, 770 m)
  • 136.8 km/h sul Monte Beigua (SV, 1285 m)
  • 131.0 km/h sul Monte Pennello (GE, 980 m)
  • 111.0 km/h sul Monte Giarolo, Montacuto (AL, 996 m)
  • 103.0 km/h a Ponzone (AL, 632 m)

Velocità medie del vento (linea verde continua) e raffiche (line rossa tratteggiata) misurate dalla centralina ARPAL di Ronco Scrivia (GE) in località Tanadorso a 770 m di quota a pochi chilometri dal confine con la provincia di Alessandria: il grafico va fuori scala e alle ore 18.30 del 20/11/2019 si registrano 161.28 km/h.

 

Paolo Faggella

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