Sfondamento 15-16-17 dicembre 2011 in Valle d’Aosta

Questo articolo tratterà lo sfondamento più importante di questo dicembre insolitamente caldo e con poche precipitazioni, verificatori tra il 15-16-17 dicembre, con conseguenze più importanti durante la giornata del 16 dicembre 2011.

Analisi tecnica

L’unica regione che è riuscita a beneficiare totalmente dello sfondamento è stata la Valle d’Aosta, mentre in Piemonte sono state interessate in parte solo le montagne torinesi (Val Susa, Monginevro, Moncenisio).
Ma che cosa è uno sfondamento? Il fenomeno dello sfondamento si ha quando una perturbazione proveniente dall’Atlantico si va a scontrare con la catena montuosa delle Alpi, che blocca la sua avanzata (in questo caso quelle valdostane), provocando forti piogge e/o nevicate nel versante sopravento dove viene scaricata tutta l’umidità. Sull’altro versante invece la massa d’aria, dopo aver perso buona parte dell’umidità e seguendo l’orografia, scende lungo pendio andando incontro ad un riscaldamento adiabatico grazie alla velocità. Si ha dunque un aumento della temperatura e una diminuzione dell’umidità, con cieli tersi e temperature miti. In molti casi le uniche valli che riescono a beneficiare totalmente delle potenzialità dello sfondamento sono la Valdigne (Val Veny e Val Ferret) la zona di La Thuile e tutta la dorsale nord passando dal Gran San Bernardo e Cervinia. La responsabile della perturbazione avutasi il 16 è stata la tempesta ”Joachim”, originatasi ad ovest delle isole britanniche e poi traslata verso est, interessando la Francia e le nostre Alpi Occidentali. In questa carta sopra possiamo vedere la tempesta nel momento in cui era più vicina al nostro paese. Il tutto si è concluso con l’entrata del fohen, che ha soffiato solamente nella Vallè meridionale e in tutto il Piemonte, raggiungendo anche Asti. (Durante la notte del 17 la temperatura è salita fino a +8°C). 

E’ durante la giornata del 16 dicembre che si hanno gli effetti maggiori. La neve scende anche ad Aosta, raggiungendo e superando anche i 30 cm nei quartieri più alti. In questi scatti della webcam si posso vedere l’arco d’Augusto e Piazza Chanoux imbiancati:

La sera a Quart (AO) si sono superati i 40 cm (foto utente MeteoNetWork):

A causa dei forti venti in quota, le precipitazioni più intense sono state spinte ben al di la delle Alpi; la Valournenche è stata una delle più colpita, contro le previsioni. Questi gli accumuli:
– Antey Saint Andrè (1087m): 85 cm:

– Nuarsaz  (1126m): 90 cm (di seguito una sequenza di immagini, posizionando il cursore sulla foto potrete scorrerle):

– Chamois (1815m): 100 cm, ecco la sequenza della nevicata vista dalla webcam dal 15 dicembre 2011:

– Lago Lod (2018m): 110 cm, ecco la sequenza della nevicata vista dalla webcam dal 15 dicembre 2011:

– Valtourneche (1542m): 130 cm
– Breuil – Cervinia (2025m): 150 cm
– Cervinia Plan Maison (2561m): 225 cm
– Cervinia Cime Bianche (2816m): 230 cm
– Cervinia Plateau Rosa (3465m): 260 cm

Qui vediamo i nivometri piazzati al Lago Goillet (2541m) e al Grandes Murailles (2566m), a fine evento, sicuramente sottostimati a causa del vento tempestoso in quota:

E’ stata chiusa anche la statale per Cervinia, per rischio di valanghe mentre molti impianti sono rimasti chiusi a causa dell’innalzamento delle temperatura e per il pericolo molto elevato (livello 4) di slavine. Sulla diga di Place Moulin (1979m) sono stati raggiunti i 200 cm di accumulo e in un centro minore della valle i bambini di una scuola sono rimasti a dormire all’interno della struttura perché era troppo rischioso tornare a casa. Qui invece sono riportate alcune foto di Courmayeur (1224m) e di Pre Saint Didier (1013 m):

 

Luca Leucci

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