Nelle nostre previsioni per la giornata del 16 luglio 2018 indicavamo temporali diffusi con la possibilità di fenomeni intensi nell’Astigiano. Visto l’elevato rischio del verificarsi di forti temporali, ARPA Piemonte aveva emesso un’allerta di livello 1 su tutto il Piemonte centro-orientale e perciò anche sull’area compresa tra Langhe e Monferrato indicando nel bollettino la possibilità di “locali allagamenti, caduta alberi, fulminazioni e isolati fenomeni di versante”. Le previsioni sono state in realtà per larga parte rispettate fatta eccezione per il Monferrato Astigiano, dove sono caduti per lo più piogge deboli e solo localmente qualche rovescio è arrivato ad accumulare fino a 10 mm, e le pianure di Vercellese e Novarese rimaste quasi totalmente all’asciutto.
Immagine 1: bollettino di allerta ARPA Piemonte emesso alle ore 13 del 15 luglio e valido per le successive 36 ore. Le possibilità di fenomeni di forte intensità con conseguenti locali criticità erano state ampiamente previste.
Gli attesi fenomeni di forte intensità ci sono stati e hanno avuto come protagonista la provincia di Alessandria. Quest’anno nel Monferrato abbiamo avuto già alcuni episodi temporaleschi molto violenti che si sono rivelati più frequenti rispetto agli anni passati: 109 mm sono caduti a Cocconato il 7 maggio con conseguente esondazione del torrente Versa, 83 mm a Casorzo il 4 luglio e 125 mm in Val Cerrina in due eventi distinti ma nel giro di due notti consecutive hanno causato l’esondazione dello Stura del Monferrato il 5 luglio con vasti allagamenti lungo il fondovalle tra Cerrina e Gaminella. Se confrontato con i precedenti di questa stagione, l’evento di ieri in provincia di Alessandria risulta ancor più notevole. L’eccezionalità dell’episodio non sta solo nelle intensità raggiunte, ma anche nell’estensione delle stesse su due aree differenti e relativamente vaste comprendenti diversi comuni, tenendo sempre in conto della natura locale che di norma possiede un temporale.
Le criticità maggiori si registrano sul Monferrato alessandrino in due zone distinte appunto: tra Acqui ed Ovada, dove si misura un picco di 98 mm a Rivalta Bormida di cui circa 67 mm caduti in un’ora, ma soprattutto nei dintorni di Alessandria con epicentro a Valenza dove le intensità misurate sono molto rare da riscontrare e non hanno precedenti quest’anno nelle nostre zone:
- 96,5 mm caduti in 60 minuti
- 66,5 mm caduti in 30 minuti
- 32,5 mm caduti in 10 minuti
- 17,0 mm caduti in 5 minuti
Immagine 2: grafico della pioggia caduta a Valenza. A fianco sono state aggiunte le quantità misurate ogni 10 minuti. Le precipitazioni si concentrano in un’ora: hanno inizio alle 13.50 e terminano alle 14.50, dopo un debole piovasco apporterà ulteriori 0,3 mm alle 17. Notevole anche il valore termico raggiunto durante i violenti scrosci: in pieno pomeriggio intorno alle 14.20 viene misurata la minima di giornata a 17,6°C.
Quantità d’acqua del genere, avendo avuto l’epicentro in una zona urbanizzata, hanno causato vasti allagamenti nella parte bassa del paese, specialmente nei pressi del Palazzetto dello Sport dove moltissime sono state le automobili rimaste sott’acqua oltre a diverse cantine e pian terreni di abitazioni ed attività commerciali. Il motivo degli allagamenti in questa data zona però è da ricercare nell’orografia dell’area che risulta essere più depressa rispetto alle zone circostanti andando a formare una vera e propria conca che ha facilitato l’accumulo dell’acqua piovana.
Immagine 3: area dove si sono registrati gli allagamenti cerchiata in blu. E’ indicata la quota altimetrica del punto più basso che risulta essere inferiori fino ad oltre 10 metri rispetto al piano stradale circostante.
Immagine 4: veduta del punto depresso da Google Earth.
Di seguito un video ripreso in Via San Giovanni durante il nubifragio (guardare a schermo intero; autore sconosciuto).
Ecco altri due video postati su Facebook ripresi nella medesima zona (cliccate sul nome per visionare i video):
Un episodio simile in quest’area si è riscontrato il 17 giugno 2010 quando la stazione meteorologica di Pietra Marazzi (3 km da Valenza) misurò 65 mm in 30 minuti: le intensità furono simili a quest’evento ma gli accumuli totali minori e la zona interessata fu estremamente più localizzata.
Spostandoci nell’Acquese ecco alcuni scatti ripresi tra Acqui Terme e Rivalta Bormida a testimonianza dei disagi che si sono avuti anche qui lungo le strade con allagamenti ed alcuni smottamenti (fonte: Provincia di Alessandria – Protezione Civile)
Di seguito l’elenco degli accumuli superiori ai 50 mm registrati da pluviometri appartenenti a diverse reti:
- Rivalta Bormida: 98 mm
- Valenza: 96,8 mm
- Tassarolo: 71,6 mm
- Acqui Terme: 68 mm
- Morsasco: 65,4 mm
- Pietra Marazzi: 63,2 mm
- Alessandria Orti: 62,8 mm
- Castelletto d’Orba: 62,2 mm
- Alessandria Lobbi: 60,4 mm
- Alessandria San Michele: 60,2 mm
- Predosa, Castelferro: 58,8 mm
- Francavilla Bisio: 58,2 mm
- Cremolino: 55 mm
- Silvano d’Orba: 51,2 mm
Sono ben 12 i comuni dove si sono misurati accumuli superiori ai 50 mm, nello stesso comune di Alessandria tre diverse stazioni distanti alcuni chilometri l’una dalle altre hanno registrato valori intorno ai 60 mm.
Immagine 5: animazione radar dalle ore 12 alle 15 (fonte: Kachelmannwetter).
Paolo Faggella
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