Durante la giornata di domenica 7 luglio 2024 si sono create le condizioni per lo sviluppo di marcate condizioni di instabilità sul Nord-Ovest e sul Basso Piemonte in particolare. Il contrasto generato correnti atlantiche più fresche ed instabili in abbassamento sul Mediterraneo Occidentale e la preesistente massa d’aria caldo-umida veicolata in precedenza dell’Anticiclone Africano sull’Italia, hanno reso possibile la genesi di intensi temporali sulla nostra regione. A livello locale, una convergenza dei venti al suolo tra il marino da sud-est e le brezze da nord-est, ha facilitato la formazione di un temporale a supercella che ha percorso circa 70 km attraversando le province di Asti ed Alessandria con direzione ovest-est. In più l’elevato CAPE (energia potenziale) a disposizione, pari a 2000/2500 J/Kg, ha contribuito allo sviluppo di fenomeni intensi con abbondanti grandinate di medie dimensioni e raffiche di vento ad oltre 100 km/h.

Nella seguente immagine abbiamo evidenziato la supercella durante le sue fasi iniziali quando si trovava sull’Astigiano Occidentale. Grazie alla nostra rete di monitoraggio (maps.datimeteoasti.it) è stato possibile individuare in tempo reale la posizione del mesociclone, ovvero la bassa pressione locale caratteristica di questo tipo di temporali. La differenza rispetto ad una cella temporalesca classica è data dal fatto che la supercella è in grado di autoalimentarsi grazie alle presenta una rotazione dei venti al suo interno (l’area del mesociclone per l’appunto). Nell’immagine abbiamo messo a confronto i dati di velocità e direzione del vento rilevati dalle nostre stazioni meteo ed uno scatto radar intorno alle ore 15: possiamo individuare il mesociclone (cerchio giallo) nella zona di Villafranca dove è possibile apprezzare due tipologie di venti in entrata che alimentano il sistema temporalesco. I venti caldi e umidi di inflow in entrata da est/sud-est (frecce rosse) e quelli più freschi e secchi dell’RFD (Rear Flank Downdraft) sul retro del mesociclone in entrata da ovest/sud-ovest.

E’ possibile apprezzare l’intero percorso della supercella tramite l’animazione del radar Kachelmann qui di seguito: i primi rovesci si originano intorno alle 14 tra Poirino e Villanova d’Asti, si genera poi in un sistema temporalesco più organizzato tra Dusino San Michele e Villafranca d’Asti, che nel giro di poche decine di minuti evolve immediatamente a supercella. A questo punto il temporale si muove con moto ovest-est lungo la Val Tanaro attraverso le pianure tra Asti, Alessandria e Tortona.

Spostandosi verso Asti la supercella acquista sempre maggiore intensità: proprio nella zona est della città si segnalano estesi danni da downburst (raffiche lineari in discesa dalla cella temporalesca) che soffia con una velocità pari a 70,9 km/h secondo le rilevazioni della stazione meteo di Gaia Spa a Quarto Inferiore. Nel resto della città il temporale non arreca danni (il vento non supera i 40 km/h in centro e nella zona nord) salvo locali allagamenti causati dai rovesci che toccano intensità istantanee (rain rate) pari a 295 mm/h con accumuli che raggiungono i 32,6 mm in zona Ospedale. Ma è sulla pianura alessandrina dove si segnalano i fenomeni più severi annessi ad una lunga scia di danni: tra Felizzano e Quattordio una rovinosa grandinata accumula uno strato di ghiaccio di 20-30 cm, tanto che è necessario l’utilizzo dei mezzi spazzaneve per sgomberare le strade. E’ anche il forte vento a causare disagi alla viabilità per i numerosi alberi abbattuti: a sud di Alessandria in frazione Castelceriolo viene rilevata la velocità del vento più elevata in assoluto pari a 107,8 km/h, secondo una stazione meteo Davis Vantage Pro2 installata presso la discarica ARAL.

Le raffiche di vento più elevate registrate dalle stazioni meteo lungo il percorso della supercella:

  • 107,8 km/h a Castelceriolo di Alessandria (Dati Meteo Asti)
  • 79,2 km/h a Cerro Tanaro (Gaia SPA)
  • 76,0 km/h ad Alessandria Lobbi (ARPA)
  • 70,9 km/h a Quarto Inferiore di Asti (Gaia SPA)
  • 67,7 km/h a Montaldo Scarampi fraz. San Carlo (Dati Meteo Asti)

Gli accumuli di pioggia maggiori rilevati dalle stazioni meteo lungo il percorso della supercella:

  • 60,2 mm a Castelceriolo di Alessandria (Dati Meteo Asti)
  • 39,4 mm a Spinetta Marengo (Solvay)
  • 32,6 mm ad Asti zona Ospedale (Dati Meteo Asti)
  • 26,9 mm a Castelnuovo Scrivia (CML)
  • 26,8 m ad Asti centro (Dati Meteo Asti)
  • 26,0 mm a Villafranca d’Asti (Dati Meteo Asti)
  • 25,4 mm a Pietra Marazzi (Dati Meteo Asti)

La struttura della supercella nelle prime fasi con la Wall-Cloud quando insisteva sulle aree occidentali dell’Astigiano, vista dalla collina di Viatosto (AT).

Tetti danneggiati a Villafranca per il forte vento e la tempesta di grandine.

La dimensione dei chicchi di grandine a Villafranca (fino a 3-4 cm di diametro).

La potenza del downburst ad Asti città (video di Max dal gruppo Telegram Andrea Vuolo – Meteo in Piemonte

Vi proponiamo ora una serie di video raccolti dai nostri social:

Numerosi alberi abbattuti nella zona orientale della città di Asti per il forte downburst.

Accumuli di grandine considerevoli a Quattordio (AL), dopo il passaggio del forte temporale (foto di Paolo Valpy)

Il tetto di una casa completamente sollevato dalla tempesta di vento a Quattordio (AL).

Allagamenti ad Asti città nel quartiere Torretta dopo il forte temporale (foto di Guido Astigiano).

Alcune foto dell’incredibile struttura della supercella dei pressi di Alessandria, da notare la Wall-Cloud che si abbassa minacciosamente verso il suolo (foto di Jacopo Zannoni).

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