LA SICCITÀ NON MOLLA LA PRESA: INVERNO 2022/23 DEFICITARIO DI PIOGGE E NEVICATE SULLE ALPI
Anche l’inverno 2022/23 ha contribuito ad aggravare il deficit pluviometrico: ad Asti tra il 1° dicembre ed il 28 febbraio sono caduti 75 mm a fronte di 132 mm mediamente attesi, per un deficit del -43%.
La misurazione dell’indice SWE (Snow Water Equivalent) permette di quantificare il volume d’acqua presente nella neve. Attualmente sulle ALPI la SITUAZIONE è CRITICA: il deficit della risorsa idrica nivale è pari al -69% rispetto alla media degli ultimi 12 anni. (fonte: cimafoundation.org).
La siccità continua ad essere molto severa: l’immagine seguente mostra l’indice SPI calcolato sugli ultimi 12 mesi ed evidenzia come il Nord-Ovest sia la zona più siccitosa tra le regioni settentrionali (fonte: https://www.arcis.it/wp/).
Lo Standarized Precipitation Index (SPI) misura il livello di siccità di una zona quantificando il deficit di precipitazione per diverse scale temporali, ognuna di queste scale riflette l’impatto della siccità sulla disponibilità di differenti risorse d’acqua. Un SPI riferito a periodi medi di aggregazione temporale (da 3 a 12 mesi) fornisce indicazioni sulla riduzione delle portate fluviali e delle capacità negli invasi.
In foto uno dei simboli della siccità al Nord-Ovest negli ultimi due anni: il Lago di Ceresole Reale (o quello che ne resta) ripreso il 25 febbraio 2023 da Fabrizio Gottardi.
Lo specchio d’acqua è quasi completamente asciutto e al suolo a Ceresole Reale (1579 m) il manto nevoso è pari a zero, contro i 47 cm attesi mediamente in questo giorno dell’anno, mentre al Lago Serrù (2283 m) si misurano appena 30 cm, contro i 108 cm mediamente attesi.
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