Dopo 111 giorni si è interrotto uno dei periodi siccitosi più lunghi dell’ultimo secolo in Piemonte: tra il 9 dicembre 2021 ed il 29 marzo 2022 l’intera regione non era mai stata bagnata da precipitazioni significative (pari ad almeno 5 mm in 24 ore). Secondo i dati dell’Arpa, dal 1958 ad oggi, si tratta del 2° periodo asciutto più prolungato mai registrato, dopo quello avvenuto tra il 12/11/1999 ed il 27/3/2000 con 137 giorni consecutivi senza precipitazioni degne di nota a livello regionale.

Quanto misurato in regione si riflette anche a livello locale nella nostra città: ad Asti dal 9/12/2021 al 29/3/2021 sono caduti appena 7 millimetri di pioggia. Nel capoluogo astigiano si tratta del 3° periodo siccitoso più lungo dell’ultimo secolo (periodo inteso come serie di giorni in cui la totalità delle precipitazioni è stata pari o inferiore a 10 millimetri). Dal 1914 ad oggi, siccità ancor più prolungate si erano verificate tra l’11 gennaio ed il 15 maggio 1997 (125 giorni) e tra il 29 novembre 1980 ed il 29 marzo 1981 (121 giorni). Tutti i periodi asciutti più lunghi si sono sviluppati a cavallo tra l’inverno e l’inizio della primavera meteorologica, fa eccezione il particolare caso del 1921 in cui una inusuale siccità prese il via dalla fine di agosto per terminare all’inizio di dicembre. 

Asti – Periodi siccitosi più lunghi (precipitazioni totali =<10 mm) dal 1914 ad oggi

  • 11/1/1997 – 15/5/1997: 125 giorni
  • 29/11/1980 – 29/3/1981: 121 giorni
  • 9/12/2021 – 29/3/2022: 111 giorni
  • 24/11/1989 – 8/3/1990: 105 giorni
  • 21/8/1921 – 1/12/1921: 103 giorni
  • 18/12/1999 – 28/3/2000: 102 giorni
  • 9/1/1953 – 9/4/1953: 91 giorni

E’ significativo inoltre notare come come cinque dei sei maggiori periodi siccitosi si siano concentrati negli ultimi 40 anni e, considerando che in questo periodo non si evidenzia una tendenza alla diminuzione delle precipitazioni, tali circostanze testimoniano una probabile estremizzazione del clima caratterizzato nei decenni recenti da periodi con mancanza di acqua sempre più frequenti e lunghi.

L’interruzione di questo periodo senza piogge è da ricercare prima in una perturbazione atlantica transitata nella giornata del 30 marzo, che ha riportato piogge diffuse su tutto il Piemonte con accumuli fino a 20-25 mm sulle Langhe, e subito dopo nell’irruzione di una massa d’aria artico-marittima scesa nel Mediterraneo attraverso la Valle del Rodano. Questo poderoso afflusso di aria molto fredda per il periodo ha generato forti contrasti responsabili della formazione dei primi temporali della stagione sul Nord-Ovest con annesse grandinate localmente molto abbondanti. L’abbassamento delle temperature ha favorito anche il ritorno di qualche fiocco di neve in Alta Langa, ma senza accumuli.

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