TENDENZA 19 – 27 GIUGNO 2023
Nell’ultima settimana siamo passati letteralmente da una fase tardo primaverile con temperature nel complesso in media alla vera estate con caldo, afa e massime fino a 30-32°C, dunque valori qualche grado oltre la media del periodo. La causa di tutto questo? La prima rimonta dell’alta pressione africana dell’estate 2023, che non si è fatta di certo attendere.
La nuova settimana che ci traghetterà verso la terza decade di giugno vedrà la ri-acutizzazione del caldo, grazie ad una nuova fiammata africana che raggiungerà il culmine tra mercoledì e giovedì prossimi:
Nonostante il caldo e l’anticiclone piuttosto robusto che abbraccerà il nord-Italia, il nord-ovest e le Alpi soprattutto verranno a trovarsi sul ramo ascendente dell’anticiclone: questo significa che rimarremo leggermente ai margini del vero caldo, che si concentrerà al nord-est e soprattutto al centro-sud Italia. Inoltre a livello barico la presenza del ramo ascendente incentrato proprio sul nord-ovest favorirà condizioni sì calde, ma piuttosto instabili sulle Alpi, con rovesci e temporali pomeridiani per buona parte della settimana, specie tra Valle d’Aosta e Ossola, dove il tempo sarà piuttosto variabile. Discorso diverso per le pianure, dove con più fatica i temporali riusciranno a sconfinare: le maggiori possibilità di fenomeni convettivi riguarderanno le alte pianure a nord del Po, mentre per le zone a sud dello stesso difficilmente assisteranno a fenomeni diffusi, salvo tra nord Astigiano e Casalese dove più frequentemente i temporali tendono a sconfinare.
Nonostante l’instabilità spesso presente sulle Alpi, sarà comunque una settimana con caldo e afa in progressivo aumento; in pianura il picco si raggiungerà tra mercoledì e giovedì, con massime diffuse di 33-34°C e probabili punte anche di 35°C nelle aree più calde, mentre lo zero termico potrebbe superare anche i 4500 m e toccare anche i 4600-4700 m. Attenzione poi alla giornata di venerdì (e probabilmente anche dalla serata di giovedì stesso su alcune aree, da confermare ndr), quando un cavo d’onda in quota potrebbe fornire la miccia necessaria per forti rovesci e temporali, alimentati dal caldo dei giorni precedenti e dunque probabilmente intensi.
Add Comment