Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importante è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.
TENDENZA METEO 1-10 MARZO 2021
L’inverno meteorologico si sta ormai per concludere e si lascerà alle spalle una stagione nel complesso avara di nevicate: nonostante localmente (Langhe e Appennino alessandrino) le nevicate siano risultate abbondanti, sulle Alpi la situazione è decisamente negativa, se non tragica in specifiche valli: alcune zone del torinese hanno visto appena un evento degno di nota in tutto l’inverno (quello di inizio gennaio), consumato rapidamente da vento e caldo, tanto che fra Cuneese occidentale e Canavese (ad eccezione di alcune zone dell’Alta Val Susa) i pendii delle montagne risultano privi di neve fino a 3000 m. Leggermente meglio tra Marittime e Liguri, l’innevamento può definirsi sufficiente in Valle d’Aosta e nel VCO, che hanno ricevuto apporti maggiori, ma comunque sotto media. Qualora la primavera non dovesse compensare questo deficit, per i ghiacciai alpini potrebbe essere un’annata davvero nefasta.
Domani, 1 marzo, comincia ufficialmente la primavera meteorologica (quella astronomica il 21) e dopo la fase mite dei giorni scorsi, grazie a flussi freschi da est, le temperature sono tornate su valori consoni alla media; per buona parte della settimana ci attendono condizioni primaverili, con gelate diffuse in pianura e nelle valli (normali in questo periodo, fino a -2/-4°C), mentre le massime subiranno un leggero incremento fino a 15-17°C a metà settimana, con zero termico in quota a sfiorare i 3000 m nel cuneese.
Occhi puntati al fine settimana, quando correnti settentrionali favoriranno un nuovo calo delle temperature, grazie all’ingresso attraverso la porta della Bora. L’evoluzione successiva appare ancora poco chiara, ma quello che i modelli continuano a proporre nel lungo periodo potrebbe far presagire ad un ritorno di condizioni simil-invernali:
La carta soprastante mostra infatti un graduale abbassamento di latitudine dei flussi perturbati atlantici, seppur sia da notare una certa invadenza dell’alta pressione delle Azzorre in pieno Atlantico; essendo ormai intorno all’8/10 marzo la previsione diventa più rischiosa, ma non è da escludere un ritorno delle precipitazioni, almeno sui settori di confine. Ci aggiorniamo con le ultime news a metà settimana, quando avremo maggiormente chiara l’evoluzione meteo.
IMPORTANTE: è attiva la campagna 2021 di raccolta fondi per sostenere ed aiutare Dati Meteo Asti; se trovate utile il nostro servizio e volete sostenerci con un piccolo contributo, potete farlo in totale libertà; basta anche una piccola somma, l’unione fa la forza!
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