TENDENZA 23 FEBBRAIO – 2 MARZO 2023
I principali centri di calcolo meteo negli ultimi giorni ci stanno letteralmente facendo impazzire! Dopo il falso allarme del fine settimana scorso, la nuova settimana si è aperta all’insegna dello sconforto puro, in quanto il tanto agognato peggioramento del tempo era stato pressochè azzerato e questo rappresentava certamente una fonte di preoccupazione, vista la siccità estrema che stiamo vivendo e l’assoluto bisogno di acqua delle nostre terre.
Da ieri però tutto è cambiato e siamo andati incontro ad un clamoroso ribaltone, culminato con le uscite serali di oggi, 22 febbraio, che mostrano scenari a tratti storici per la climatologia locale. Come sempre vogliamo analizzare in maniera oggettiva la situazione, descrivendo il possibile scenario dei prossimi giorni, senza titoloni e senza illudere nessuno.
Andando in ordine, cominciamo ad inquadrare l’evoluzione attualmente in atto: proprio in queste ore un primo affondo perturbato partito dalla Gran Bretagna darà origine ad una goccia fredda in arrivo da nord verso la penisola Iberica, con i primi fenomeni (piogge sparse e poco organizzate) sulle Alpi e sulle aree limitrofe, accompagnati da una quota neve nel complesso elevata e oltre i 1500 m a causa della mitezza dei giorni precedenti:
Tale goccia perturbata sarà la chiave per l’evoluzione futura; la sua traiettoria sarà nel complesso poco positiva per le il nord-ovest italiano e non creerà particolari ciclogenesi in grado di apportare una fase di maltempo strutturata, ma avrà un ruolo essenziale per il futuro: essa agirà come una calamita, attirando verso di sè aria decisamente gelida dai Balcani nel week-end, in un movimento che rasenta la perfezione:
Dalla carta soprastante si nota una ”lingua” di aria fredda artica estendersi da est verso ovest e dirigersi verso l’Italia, ma non è finita qui! Nel week-end ed in particolare da domenica assisteremmo ad un iniziale afflusso gelido a tutte le quote, con deciso calo delle temperature e ritorno di condizioni invernali; in più tale massa d’aria andrebbe ad aggirare l’arco alpino, passando a nord dello stesso e seguendo poi la Valle del Rodano, ad ovest delle Alpi, e creando una ciclogenesi perfetta sul Mar Ligure in corrispondenza del Golfo del Leone ad inizio della prossima settimana:
Insomma, una configurazione da manuale e che tutti gli appassionati meteo sognano e, se consideriamo che giungerebbe dopo un periodo meteo storicamente fra i più nefasti dell’era moderna, sarebbe di certo una benedizione sotto tutti i punti di vista. Pensate che le carte di stasera sono così incredibili, che gli scenari proposti dall’Americano GFS e dall’Europeo ECMWF mostrano accumuli di neve anche di 40-50 cm ad Asti, punte anche vicine al metro in Alta Langa e fino a 150 cm sulle Alpi Cuneesi e Torinesi (anche altrove gli accumuli sarebbero per niente banali con valori di 50-80 cm tra Valli di Lanzo, Valle d’Aosta sud-orientale e Verbano). Una nevicata d’altri tempi, che prenderebbe il via domenica dalla tarda mattinata, durererebbe in una prima fase fino a lunedì, per poi ricevere successivamente un nuovo grosso contributo tra martedì e mercoledì prossimi.
Questo è cosa mostrano i modelli, ma siamo chiari:
- Si tratta di uno scenario estremo e le probabilità che vengano ridotti gli accumuli sono elevate
- Tutto dipenderà dell’esatta posizione del minimo di bassa pressione e quanto a nord delle Alpi passerà il freddo; qualora la sua traiettoria dovesse essere spostata verso sud anche di soli 100 km, i fenomeni potrebbero essere anche cancellati totalmente
- Si tratta di una previsione a 5 giorni di distanza e quindi fortemente soggetta ad errori, come riportato sopra.
In buona sostanza, sebbene i principali centri di calcolo concordino questa sera nella visione, non possiamo assolutamente escludere nuove modifiche: così come siamo passati prima da un peggioramento intenso alla sua totale cancellazione, fino a rivederlo proposto, non è detto che tale strada possa essere ripercorsa. Meditate dunque su ciò che leggerete nei prossimi giorni, perchè la speculazione sarà massiva. Scienza e speculazione però sono due cose diverse e questa sera da scienziati possiamo solamente dirvi di attendere ancora qualche giorno prima di avere una visione definitiva…
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