TENDENZA 1 – 9 DICEMBRE 2022
C’è aria d’inverno, è vero: le temperature sono calate ulteriormente con gelate diffuse nelle ore notturne anche in collina grazie alle nebbie, mentre le massime a fatica superano i 5°C. Nello scorso appuntamento tuttavia vi avevamo cominciato a parlare di una possibile fase di maltempo durante il prossimo week-end: che cosa possiamo dire oggi che sono passati tre giorni? I modelli faticano a intravvedere un’evoluzione univoca e chiara, a causa di una goccia fredda a zonzo per l’Europa occidentale di difficile inquadramento.
Analizzando tuttavia un possibile scenario globale, il modello europeo continua a vedere da alcuni aggiornamenti una fase di maltempo significativa tra sabato e domenica con nevicate anche a bassa quota. Tutto dipenderà dall’entità dalle precipitazioni: ECMWF, l’europeo, sicuramente sembra proporre scenari più coerenti nelle varia emissioni, mentre l’americano GFS ancora si discosta notevolmente, con una fase perturbata meno consistente ed uscite meno coerenti con le precedenti:
Attualmente dunque gli accumuli potrebbero variare significativamente per le nostre aree, con un 5-10 mm secondo GFS e 20-30 mm per ECMWF; il peggioramento sarà sicuramente accompagnato da una quota neve medio-bassa, mediamente si parla di un 800-1000 per le Alpi, ma se consideriamo lo scenario del modello europeo, le cose cambiano significativamente per le nostre zone: in caso di precipitazioni consistenti e durature la neve cadrebbe con buona certezza dai 5-600 m sulle nostre colline, ma sulle zone a sud del Tanaro non è da escludere che potremo osservare una buona nevicata anche al di sotto di tali quote, con momenti di neve a tratti fino in pianura nella notte su domenica. Ecco appunto che la differenza di previsione tra i due modelli assume un deciso significato, ma solo tra domani e venerdì riusciremo ad avere un quadro più completo.
Transitato il maltempo del week-end, che si esaurirà domenica, i movimenti futuri mostrati dai modelli sembrano piuttosto interessanti; nuove perturbazioni potrebbero giungere da ovest con una quota neve in leggero rialzo, a partire dai 1000-1500 m sulle Alpi a seconda dei momenti, insieme anche a irruzioni fredde di origine artica. Insomma, ad oggi seppur in un contesto piuttosto nebuloso, qualcosa si muove sullo scacchiere barico, in una situazione meteo che potremmo descrivere come normale per il periodo. Dicembre potrebbe comportarsi da mese invernale, come raramente lo è stato negli ultimi anni.
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