Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importanza è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.

 

TENDENZA 27 DICEMBRE 2021 – 5 GENNAIO 2022

Siamo arrivati al penultimo appuntamento del 2021 con la tendenza a medio termine e le notizie sono tutt’altro che rosee. Ci aspetta una settimana davvero dinamica dal punto di vista meteo, ma che ci porterà verso condizioni pienamente primaverili, se non estive sulle aree alpine. Andiamo con ordine però.

La settimana si aprirà sotto l’influsso di correnti atlantiche occidentali, che porteranno precipitazioni soprattutto sulle aree di confine. Un primo fronte giungerà tra domani, lunedì 27 dicembre, e martedì 28 dicembre, accompagnato da una quota neve intorno ai 1000-1200 m sulle Alpi.

Il fronte più massiccio tuttavia giungerà tra mercoledì e giovedì, quando sono attesi picchi precipitativi forti o molto forti sulle aree alpine nord-occidentali, specie sulla Valle d’Aosta, dove le nevicate in quota risulteranno abbondanti. Gli accumuli supereranno facilmente il metro dai 2500 m sulle dorsali nord e occidentali, specie tra Valgrisenche, Valdigne, San Bernardo, Cervino e Rosa, ma saranno possibili picchi anche superiori sulle aree a confine con la Francia:

Attenzione però alla quota neve: questa seconda passata sarà associata ad aria via via più calda con deciso innalzamento della quota neve, mediamente fino a 2000 m ma localmente potrà arrivare fino a 2500 m sulle aree confinali esposte ai flussi caldi. Questo cambio di massa d’aria sarà solo un assaggio di cosa avverrà nei giorni seguenti, in quanto una poderosa risalita dell’anticiclone africano si ergerà verso nord, portando un quadro di robusto sopra media per qualche giorno su tutta l’Europa centro-occidentale, dal 30 dicembre al 2 gennaio 2022:

I valori previsti in quota saranno assolutamente estivi: alla quota di 850 hPa (circa 1500 m) le isoterme potranno arrivare fino a 16/18°C sul cuneese, valore che sarebbe sopra media anche in piena estate. Alla massa d’aria estremamente calda, si assoceranno anche correnti da nord-ovest, con attivazione di venti di foehn nelle valli alpine e sui settori pedemontani: l’effetto dell’aria bollente si farà sentire al suolo con massime anche superiori ai +25°C sui fondovalle alpini e sulle aree pedemontane, valori da record per dicembre. Queste temperature saranno raggiunte solo in presenza dell’attivazione della ventilazione di foehn e questo livello di precisione sarà valutabile sono a ridosso dell’evento.

Per quanto riguarda le aree di pianura, come sempre bisognerà valutare quanto robusta sarà l’inversione termica; qualora il foehn non riuscirà a sfondare sulle pianure, i valori saranno comunque miti con massime probabili fino a 18-20°C. Troverete maggiori dettagli nel prossimi appuntamento previsto mercoledì alle 21.30/22.

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