TENDENZA 19 – 27 GENNAIO 2023

Stiamo per entrare nell’ultima decade di gennaio, che volge gradualmente verso la sua conclusione, ma quest’anno lo farà riservandoci una parentesi dai connotati pienamente invernali; la circolazione di aria polare giunta nei giorni scorsi ha portato abbondanti nevicate sui confini valdostani ed ora sta gradualmente evolvendo verso est; nel fare ciò invierà una massa d’aria gelida verso l’Italia, con un generale calo termico.

La traiettoria dell’affondo freddo si dimostrerà totalmente sfavorevole in termini di precipitazioni per il nord-Italia, che si troverà sotto vento, soprattutto il nord-ovest, salvo isolati fenomeni nevosi sui settori orientali nella giornata di oggi, 19 gennaio 2023. Nel fine settimana tenderà gradualmente ad imporsi il bel tempo, grazie appunto all’arrivo di correnti secche da nord, le quali aiuteranno anche a dissipare lo strato di nebbie/nubi basse attualmente presenti in pianura:

Ci aspetta dunque un fine settimana soleggiato ma freddo, con zero termico diurno intorno ai 5-700 m, mentre durante le ore notturne le minime caleranno in maniera decisa, raggiungendo anche i -10/-12°C nelle conche e valli più fredde, che possiamo dire di monitorare in maniera meticolosa grazie alla nostra rete di stazioni meteo. La circolazione fredda caratterizzata da temperature di qualche grado inferiori alla media del periodo potrebbe perdurare a lungo ed interessare tutta la prossima settimana, seppur con leggero aumento delle temperature a partire dalla seconda parte della settimana.

Ancora dunque un nulla di fatto per le precipitazioni, che sarebbero potute risultare certamente nevose fino in pianura viste le temperature rigide; sembra assai probabile che il mese possa concludersi senza nuove precipitazioni, le quali andrebbero ad interessare invece centro e sud Italia, con nevicate fino a bassa quota. Il 2023 sembra dunque essere iniziato sulla falsa riga del precedente: gennaio 2023 chiudere profondamente al di sotto della media dal punto di vista precipitativo su cuneese e astigiano, con una parvenza di normalità solamente sulle aree a confine con la Lombardia della provincia di Alessandria.

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