TENDENZA METEO 11 – 19 NOVEMBRE 2024

Freddo e nebbia in pianura, sole e mite di giorno in montagna, dove le temperature continuano a permanere oltre le medie. Questo il copione fino ad oggi, ma osservando la tendenza prevista per la nuova settimana, si scorgono i primi movimenti in atmosfera simil-invernali, anche se la strada verso l’inverno è ancora lunga.

Dopo un lunedì ancora affine al copione dei giorni precedenti, nella giornata di martedì 12 osserveremo l’ingresso di aria più fredda da est, grazie ad una goccia perturbata che si fionderà letteralmente verso la Spagna, transitando però sul nord-Italia. Il suo movimento sarà davvero rapido, ma consentirà comunque l’ingresso di aria fredda per circa 24 ore con brusco calo delle temperature a tutte le quote. Forse definire freddo quello in arrivo potrebbe essere persino esagerato, stante al massimo una isoterma di -2 gradi a 850 hPa e dunque valori non particolarmente rigidi, ma per 24 ore assaporeremo comunque aria simil invernale, con zero termico a 1500 m nelle ore centrali. Arriveranno anche i primi fiocchi della stagione in montagna con accumuli comunque esigui sull’arco alpino occidentale, salvo punte di 20-30 cm sulle aree più esposte al flusxso orientale, dunque pedemontane torinesi e cuneesi, dove il limite neve scenderà fin verso i 7-800 m.

Mercoledì lo sbuffo fresco sarà ormai un ricordo e lo zero termico in montagna risalirà fin verso i 2500-2800 m, anche se all’alba le gelare saranno diffuse e anche in pianura, dove si potranno toccare i -4/5 nelle valli e conche più fredde. Per giovedì invece potrebbe ripetersi un po’ quanto successo martedì, con una seconda goccia in arrivo da est, dunque nuovo calo termico e precipitazioni, a tratti alcune uscite dei modelli vedono un richiamo più massivo delle correnti da sud e quindi nevicate maggiori in montagna, ma ad oggi rimane ancora tutto da confermare e con un margine d’errore troppo elevato. Passato anche questo secondo impulso, le temperature torneranno ad aumentare con zero termico in montagna che potrebbe toccare anche i 3000 m verso il week-end e quindi una nuova fase mite.

Nei giorni seguenti, e siamo ormai giunti al 17/19 novembre, l’evoluzione pare ancora incerta, ma i modelli da diversi aggiornamenti ripropongono scenari con un flusso atlantico vivace e aria fredda di origine polare marittima in ingresso in quota. Sarebbe un pullulare di basse pressioni in scorrimento appena a nord delle Alpi, spinte da un flusso da ovest/sud-ovest che porrebbe in parziale ombra pluviometrica il Piemonte, premiando con nevicate più concrete il nord-est e le aree di confine tra Valle D’Aosta e Ossola. Insomma, sembra che il finale di novembre possa essere veramente più movimentato, dopo un mese davvero anomalo dal punto di vista termico e totalmente privo di precipitazioni. Il prossimo aggiornamento, previsto mercoledì, sarà davvero cruciale in tal senso.

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