Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importante è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.
Esattamente come lo scorso articolo, questa sera purtroppo non vi sono grandi novità dal punto di vista previsionale: se in pianura l’inversione termica favorisce temperature accettabili per il periodo ma con aria molto inquinata, in montagna invece continua la pesante anomalia termica, con condizioni tipicamente primaverili, paragonabili a quelle attese a fine aprile o maggio (zero termico a 3000 m e 6-8 gradi di massima a 2000 m). Nel week-end l’anticiclone tornerà a dominare, seppur temporaneamente, con temperature in nuova crescita in montagna e nebbie più persistenti in pianura.
Occhi puntati sulla prossima settimana, quando potrebbe cominciare a muoversi qualcosa: l’anticiclone più debole potrebbe infatti lasciare libero il percorso a correnti atlantiche da nord, che si spingeranno gradualmente verso sud, specie dalla seconda metà:
Oltre ad un ritorno a temperature più consone per il periodo in quota, anche se ancora oltre la media, potrebbe tornare la neve in montagna, elemento sicuramente positivo data la notevole fusione dei giorni scorsi. Attualmente le carte propendono per il passaggio del flusso perturbato a nord delle Alpi, dunque sarebbero eventualmente premiati i settori esteri e di confine (Vallèè in primis), mentre le pianure rimarranno molto probabilmente ancora a secco e con temperature oltre la media. Potrebbe comunque essere l’inizio di uno sblocco con graduale ritorno di condizioni simil invernali anche sul versante sud alpino, almeno verso fine mese… ma la strada appare ancora molto lunga.
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