Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importante è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.

Dopo un inizio di stagione molto promettente, siamo ormai giunti alle porte del Natale e il copione meteo è sempre lo stesso: alta pressione e temperature incredibilmente miti per il periodo. Nei giorni scorsi la pioggia cadeva fino a 2000 m in montagna, mentre in pianura si registravano in concomitanza della precipitazione oltre 10 gradi, condizioni tipiche di ottobre! Oggi venti di fohen hanno spazzato la pianura con massime che hanno raggiunto anche i 16-17 gradi, in un dicembre 2019 che per l’Astigiano si classifica ad ora come il più caldo di sempre, nei prossimi giorni l’inverno continuerà comunque a mancare.

In montagna, sui settori di confine nord-occidentali sono attese ancora abbondanti nevicate, che raggiungeranno anche i 100-150 cm freschi a 2000 m sulla zona del Monte Bianco, ma il prosieguo non lascia ancora intravedere movimenti tipici invernali. L’alta pressione anzi si farà via via più tenace, con un graduale aumento delle temperature durante la nuova settimana:

Lo zero termico si porterà gradualmente oltre i 2000 m a metà settimana, per raggiungere anche i 3000 m sul cuneese; andrà meglio solo sui settori di confine settentrionale, Vallèè in primis, grazie agli ultimi sbuffi freschi da nord che manterranno più basse le temperature e attiveranno però miti venti di fohen nelle valli.

Attualmente sembra che la fase alto-pressoria possa raggiungere il culmine proprio a fine anno, con termiche superiori ai +10°C a 850 hPa (circa 1450 m) e dunque temperature simil primaverili in montagna; sulle aree di pianura, dopo una prima metà settimana soleggiata, sarà da valutare l’eventuale presenta di regimi inversionali, con temperature più fresche e anche nebbie, ma anche qui i valori saranno nel complesso ben oltre la media. Inverno, ma dove sei finito?

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