[Meteo medio termine] Nevicate abbondanti sui confini, ma occhio a qualche fiocco fino in pianura

TENDENZA METEO 19 – 27 NOVEMBRE 2024

Stiamo ufficialmente per entrare nella terza e ultima decade del mese di novembre e questa volta ci sono grosse novità. Novembre è stato un mese dalla doppia faccia: estremamente mite in montagna con molte giornate soleggiate e zero termico spesso oltre i 3000 m, mentre in pianura ci siamo avvicinati di più ad un clima autunnale grazie a nebbie e nubi basse, che tuttavia hanno contribuito alla creazione di una cappa di smog e aria insalubre pericolosa per la nostra salute. Molte città hanno registrato anche 20-25 giornate con PM10 superiori ai limiti di legge e questo è proprio l’effetto dell’alta pressione che ha dominato la scena e che non consente il ricircolo dell’aria nei bassi strati.

Venendo alla tendenza meteo, la nuova settimana vedrà finalmente il ritorno della neve in montagna, ma non per tutti. Un vasto lago di aria fredda infatti andrà a posizionarsi sulla penisola scandinava e da lì, avvitandosi su se stesso, sfornerà una serie di basse pressioni che tenderanno a scorrere a nord delle Alpi da ovest verso est:

Le giornate clou saranno martedì 19 e giovedì 21, quando assisteremo a due potenti sfondamenti da nord-ovest, ovvero fenomeno secondo cui le perturbazioni si scontreranno contro le Alpi di confine, le quali bloccheranno la progressione verso est e favoriranno abbondanti cadute di neve su tali aree, mentre altrove (versante sud alpino) si paleseranno venti di caduta (foehn). Le aree maggiormente interessate saranno le dorsali nord e ovest della Valle d’Aosta, dove entro giovedì potranno cadere fino a 100-150 cm di neve in totale (specie nella zona del Bianco).

La prima perturbazione, attesa martedì 19, sarà caratterizzata da un limite neve nel complesso ancora a media quota (1200-1500 m circa), con accumuli consistenti sui 50-70 cm tra Bianco, Rutor e Gran San Bernardo, fino a 30-50 cm tra Rosa e Cervino. Nella giornata di mercoledì ci accorgeremo della perturbazione anche in pianura, perchè intensi venti di foehn soffieranno finalmente anche a bassa quota, ripulendo l’aria e regalandoci condizioni migliori per i nostri polmoni, mentre in quota i venti saranno tempestosi. Con il foehn avvertiremo anche un graduale calo termico, per via di aria molto fredda in ingresso in quota che farà calare lo zero termico fino a 500 m mercoledì sera.

Giovedì altro giro, altra corsa con correnti più da ovest, quindi ancora picchi sulla Valle d’Aosta, dove grazie alle temperature invernali nevicherà fino sul fondovalle aostano con accumuli non banali ad Aosta città (attesi anche qui 30-50 cm), ma con precipitazioni anche sulle valli torinesi, VCO ed in parte anche su alta Valle Maria e Varaita nel cuneese; da segnalare verso sera la possibilità anche di qualche precipitazioni in transito sulle pianure, specie a nord del Po, dove si potrebbe osservare la prima nevicata (al più una imbiancata, sia chiaro) fino a bassa quota.

Siamo giunti a venerdì, quando il tempo tenderà a migliorare, ma il flusso da ovest/nord-ovest dovrebbe continuare a premere con ancora venti intensi in quota; con il week-end il freddo giunto sarà ormai un lontano ricordo e le temperature torneranno nuovamente sopra le medie in montagna, accompagnate da uno zero termico in quota nuovamente verso i 2500 m. Nei bassi strati invece potrebbe ripristinarsi il regime inversionale con nebbie e inquinamento in nuovo aumento. Per i giorni seguenti i segnali non sono promettenti: il flusso perturbato ormai cessato potrebbe lasciare spazio ad un ultima perturbazione ad inizio prossima settimana, accompagnato da un generale rialzo termico e valori ancora una volta sopra media. Insomma, la parentesi invernale durerà appena 4 giorni e le zone che non riceveranno neve, si ritroveranno brulle in men che non si dica, grazie al netto aumento termico.

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