Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importante è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.

Il mese di novembre sta ormai volgendo alla conclusione e si lascia alle spalle un periodo estremamente dinamico dal punto di vista meteo, con nevicate e piogge abbondanti, tanto che ad Asti si tratterà con buona probabilità del terzo novembre più piovoso di sempre con quasi 300 mm caduti. Nei prossimi giorni continuerà a dominare la variabilità, grazie a flussi atlantici particolarmente attivi da ovest, alternati a campi di alta pressione.

Si comincia domani e venerdì, con diverse perturbazioni che transiteranno a nord delle Alpi, dando vita al classico fenomeno dello sfondamento, con nevicate consistenti sui settori di confine della Vallèè, bloccate dalle Alpi, che daranno a loro volta vita al fenomeno del fohen sul versante meridionale, probabilmente fino in pianura. Le giornate trascorreranno soleggiate con transito di nubi alte, tipiche in queste situazioni, e con temperature oltre la media (massime oltre i +10°C al piano) e zero termico diurno intorno ai 2000/2200 m.

Si tratterà comunque di una breve pausa in quanto già domenica giungerà una nuova perturbazione da ovest, associata alla risalita di un minimo di bassa pressione fino al golfo del Leone:

Attualmente i modelli concordano per una passata caratterizzata da Ostro, ovvero ventilazione da sud pieno in quota, che garantisce fronti perturbati rapidi ma intensi, con anche rovesci e temporali: attenzione perchè proprio in questo caso, grazie a sbuffi freschi in arrivo sabato e alle forti precipitazioni, la neve potrebbe fare la ricomparsa fino a bassa quota sul Piemonte: in pianura sul cuneese, mentre sulle Langhe e settori meridionali potrebbe tornare a cadere anche dai 3-400 m. Sicuramente una quota neve bassa consentirebbe minori danni sulle zone della Liguria e Piemonte duramente colpite dagli scorsi peggioramenti, ma ad oggi la previsione appare decisamente poco chiara, in quanto i principali modelli (ECMWF e GFS), se la giocano sul profilo termico: il primo infatti mostra scenari leggermente più caldi del secondo, quel tanto che basta da rendere difficile un crollo della quota neve fino in collina o comunque minore della visione di GFS. Per capire chi avrà ragione non resta che attendere ancora 24-48 ore.

Con l’arrivo della prima settimana di dicembre, aria più fresca potrebbe affluire da est, con calo delle temperature più deciso e minime negative in pianura, ma potrebbe essere solamente una comparsa fugace del freddo: per l’immacolata e per i giorni precedenti infatti si intravvedono scenari spiccatamente anticiclonici, con temperature oltre la media (previsioni comunque ancora da confermare).

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