TENDENZA 25 MARZO – 2 APRILE 2024

Passata la scorsa settimana con temperature decisamente miti e tipiche di maggio, il week-end appena concluso ci ha riservato un deciso cambio di masse d’aria, grazie ad una sventagliata artica da nord che ha fatto precipitare le temperature in montagna; in pianura il calo è stato inizialmente meno pronunciato, per via del foehn. Tuttavia nella notte su lunedì 25 anche al piano il ”fresco” si farà avvertire, con gelate nelle valli e conche più fredde del Piemonte, come del resto è normale accada ancora a marzo.

La giornata di lunedì 25 si aprirà ancora soleggiata, ma già dal pomeriggio-sera assisteremo ad un generale aumento della nuvolosità, preludio di una fase perturbata in arrivo e di una settimana in cui il sole si farà vedere davvero poco. In pieno Atlantico infatti andrà a stabilirsi un vasto sistema depressionario, capace di condizionare il tempo per diversi giorni con fase reiterate di maltempo per tutta la settimana e probabilmente in parte anche la prossima. Si comincia già tra martedì 26 e mercoledì 27 con un primo sistema perturbato, per via di un affondo di aria polare marittima diretto proprio verso il cuore del Mediterraneo:

Ecco dunque nuove precipitazioni diffuse tra martedì e mercoledì su tutto il nord-ovest, con picchi soprattutto fra Alpi Marittime e Liguri e nuovamente tra Valle d’Aosta orientale e VCO, per via del flusso maggiormente da S-SW che premierà appunto tali aree. Dato il freddo precedentemente affluito, il limite neve in questa prima fase perturbata rimarrà piuttosto basso, intorno ai 1000 m a seconda delle zone, ma probabilmente anche inferiore, fino a 7-800 m con possibile imbiancata anche sulle colline più alte delle Langhe tra martedì e mercoledì (da confermare). Anche sulle pianura è attesa una buona piovuta con fenomeni ben distribuiti e uniformi.

Il maltempo continuerà ad insistere anche tra giovedì e venerdì, specie sulle Alpi tra Valle d’Aosta e VCO e con limite neve in progressivo rialzo, mentre in pianura i fenomeni saranno minori durante queste due giornate. Tuttavia è doveroso monitorare soprattutto la seconda fase perturbata, prevista tra sabato 30 marzo e lunedì 1 aprile, quando la depressione presente in pieno atlantico invierà nuovi contributi umidi sul nord-ovest, con fenomeni diffusi su tutte le aree:

Riguardo questa seconda fase, i dubbi sono ancora moltissimi: le precipitazioni sarebbero nuovamente abbondanti per il forte richiamo sciroccale, con accumuli significativi in pianura e probabili picchi soprattutto tra Canavese, Valli di Lanzo, Bassa Valle d’Aosta, Cervino, Rosa e VCO. Le nostre perplessità riguardano la quota neve, poichè se analizziamo alcune emissioni, la depressione principale responsabile del maltempo potrebbe risultare troppo a ovest e, specie nella prima fase di maltempo, potrebbe manifestarsi un forte richiamo mite in quota, con limite neve in progressivo rialzo, forse fin troppo alto per il periodo (1800-2000 m) e conseguenti problematiche legate alle forti precipitazioni unite alla fusione della neve precedentemente caduta e alla vecchia già presente al suolo.

Questa sera vi diamo questo dettaglio molto sommario, ma la situazione rimane comunque da monitorare: un piccolo spostamento verso est dell’intero sistema infatti potrebbe consentire un limite neve più basso e contenere le criticità. Di seguito gli accumuli previsti dal modello americano GFS fino al 2 aprile: valori molto elevati, ma sicuramente in parte sovrastimati ed eccessivamente ”spalmati”, si noti tuttavia un picco significativo tra Canavese, Valle d’Aosta sud-orientale e VCO:

Insomma, Pasqua bagnata, Pasqua fortunata? Chi vorrà celebrare la Pasquetta con grigliate all’aperto, dovrebbe cominciare a rivedere i propri piani, perchè il maltempo potrebbe metterci i bastoni tra le ruote. Gioiamo comunque ancora una volta della pioggia in arrivo in pianura e della neve in montagna, per i dettagli sulla Pasquetta c’è ancora tempo!

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