Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importante è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.
L’epifania tutte le feste porta via, ma non l’anticiclone! Chi durante le festività si è concesso una sciata oppure una giornata in montagna avrà sicuramente avvertito sulla propria pelle che proprio sui monti l’inverno non esiste quasi! E’ ormai da Natale che l’anticiclone domina incontrasto lo scenario meteo, con mitezza incredibile in montagna ed inversione in pianura, dove la concentrazione nell’aria degli inquinanti sta continuando a crescere. Semplicemente l’inverno è assente ed al suo posto in montagna le temperature sono paragonabili a quelle attese in tarda primavera con massime di 5-7 gradi a 2000 m e minime appena sotto lo zero (specie su cuneese e Val Susa, le zone più calde in questi casi), mentre lo zero termico ha raggiunto anche i 3500 m localmente.
La domanda più lecita è dunque quando potrà arrivare l’inverno, con calo delle temperature e nevicate, insomma un ritorno a condizioni più consone per il periodo. Ad ora in realtà gli scenari proposti dai modelli non sono confortanti, in quanto l’alta pressione viene vista troppo tenace per consentire afflussi perturbati verso sud da parte del vortice polare, anch’esso caratterizzato da vorticità e venti molto intensi. L’unica possibilità di peggioramento ad ora possibile potrebbe essere intorno al 10 del mese, quando un modesto calo dei geopotenziali potrebbe favorire deboli precipitazioni sui settori di confine, specie sulla Vallèè:
Al di fuori di questa fugace offensiva perturbata, ancora da confermare, dominerà l’alta pressione, con giornate soleggiate e temperature molto oltre la media in montagna, mentre in pianura come sempre accade in questo periodo, la mitezza sarà molto più contenuta, grazie ad un tenace regime inversionale, con nebbie e minime negative. Per il vero inverno bisognerà attendere fino al 15-20 del mese.
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