TENDENZA METEO 8 – 16 NOVEMBRE 2024
Dopo un avvio di novembre decisamente mite e con uno zero termico record a 4600 m, il parziale cedimento della cupola di alta pressione ha portato un graduale calo delle temperature fin verso la media a bassa quota e in pianura, mentre in montagna i valori continuano a permanere leggermente oltre la media. Il trend per i prossimi giorni sembra comunque essere confermato, in quanto continueremo ad avere un graduale calo delle temperature che proseguirà fino all’inizio della prossima settimana, salvo una temporanea fase con temperature stabili tra sabato e domenica per via di un blando rinforzo dell’anticiclone. Sulle pianure invece saranno le nebbie a dominare la scena, specie durante le ore notturne, con inversioni termiche piuttosto pronunciate e valori prossimi allo zero nelle valli più fredde all’alba, mentre le massime rimarranno comprese fra 10 e 15°C.
Merita però spendere due parole sull’evoluzione attesa per l’inizio della prossima settimana, in quanto i modelli sembrano mostrare le prime manovre tardo autunnali (per non dire invernali) sull’Italia:
Tra martedì e mercoledì prossimi infatti una goccia in arrivo da est potrebbe portare le prime condizioni simil-invernali sul nord-ovest, a causa dell’ingresso di aria più fredda da est. Ad oggi non si tratterà di un evento eccezionale in termini di freddo, ma comunque sarà il primo passo che porterà i valori termici verso un ulteriore calo con zero termico diurno entro i 2000 m in montagna e prime gelate diffuse a bassa quota. La goccia fredda entrerà sul nord-ovest con una traiettoria piuttosto orientale e dunque non sembrerebbe essere in grado di portare precipitazioni particolarmente significative, salvo fenomeni da sfondamento sui confini tra Valle d’Aosta e Ossola. Usiamo volutamente il condizionale in quanto fino a domenica prossima non sono da escludersi ulteriori rimaneggiamenti a livello della struttura barica principale, come a tratti i modelli mostrano, con una traiettoria decisamente più occidentale e precipitazioni più significative al nord. Entro il prossimo appuntamento potrebbero esserci ancora novità sulla traiettoria di questa goccia perturbata.
L’affondo di aria fresca da est potrebbe comunque aprire la strada a futuri scenari più invernali, ad oggi sta prendendo sempre più piede una seconda metà del mese più dinamica con il ritorno dei flussi atlantici perturbati da ovest/nord-ovest in sede Europea. Questo potrebbe essere il passo fondamentale per le prime vere nevicate sulle Alpi.
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