Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importante è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.

Nei giorni scorsi vi avevamo annunciato il ritorno dell’alta pressione africana con temperature simil estive: di certo queste ultime non si sono fatte attendere, ma è necessario precisare che i modelli nei giorni seguenti alla pubblicazione dell’articolo hanno rivisto in parte la loro previsione e anzichè proporre un’alta pressione africana, hanno proposto un ibrido fra alta africana e alta delle Azzorre. Dal punto di vista degli effetti sul territorio le differenze sono minime, le temperature sono effettivamente aumentate fino a sfiorare i +30°C, ma abbiamo comunque pensato di doverlo precisare per fornire una informazione più chiara possibile. A nostro parere si tratta di un ibrido fra le due, in quanto, sebbene si veda un contributo di un’alta pressione atlantica (delle Azzorre), il caldo che viviamo non è propriamente così secco come quello che ci si potrebbe aspettare con un Azzorre puro: i tassi di umidità infatti raggiungono un minimo diurno intorno al 50%, mentre con un Azzorre sarebbe lecito attendersi almeno un 30-40%, dunque un caldo più torrido.

Fatta questa precisazione, che cosa ci attende nei prossimi giorni? L’alta pressione continuerà a dominare, con massime oltre i +25°C in pianura, ma attenzione al week-end: il temporaneo cedimento della cupola anticiclonica consentirà il transito di un fronte perturbato atlantico, il quale tenderà a scorrere a nord delle Alpi ma sarà comunque in grado di attivare instabilità sul Piemonte:

Si tratterà di un fronte perturbato modesto e rapido, gli effetti sui settori a sud del Po saranno veramente scarsi se non assenti, anche a causa anche dei venti di marino, mentre su Alpi e alte pianure è atteso un passaggio perturbato più consistente. Alcune emissioni modellistiche non mostrano alcuna precipitazione per le pianure meridionali, al più ci si potrebbe attendere qualche rovescio e temporale in transito sui settori al confine con il torinese e poi su nord-Astigiano e Casalese nel pomeriggio di sabato (ipotesi ancora da confermare, per la visione definitiva consultare le previsioni che pubblicheremo domani, 22 maggio, per la giornata di sabato 23 maggio).

Successivamente tornerà nuovamente a dominare l’alta pressione, con giornate soleggiate e stabili, ma sembra che le temperature si attesteranno su valori più prossimi alla media rispetto a quelli che stiamo vivendo in questi giorni, grazie anche a contributi più freschi in arrivo da est durante la nuova settimana. Seguite dunque i nostri prossimi aggiornamenti, appuntamento previsto domenica 24 maggio alle ore 21.30/22.

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