Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importante è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.

Siamo ormai giunti alla metà di gennaio e il copione meteo non è ancora cambiato: caldo e temperature tardo estive/autunnali in montagna con zero termico a 3000 m (solamente il sole basso fa la differenza), mentre in pianura l’inversione termica e lo smog ci avvolgono. La nuova settimana si aprirà senza differenza alcuna rispetto agli scorsi giorni: in pianura modeste gelate e massime diurne a sfiorare i 10 gradi, in montagna comincerà un lieve calo termico ma con temperature ancora ben oltre la media.

Bisognerà attendere il prossimo week-end per osservare qualcosa di diverso: fino ad allora la situazione rimarrà invariata, salvo nuvolosità in transito in pianura. Proprio per il prossimo fine settimana i modelli cominciano a mostrare un possibile peggioramento del tempo, associato al passaggio di un blando fronte freddo a nord delle Alpi. Tra i principali modelli permangono notevoli differenze circa la dinamica del peggioramento, ma ciò che li accomuna è la rapidità di tale passaggio perturbato, a cui seguirà la formazione di un poderoso promontorio di alta pressione azzorriana in pieno atlantico:
Non è detto infatti che la situazione possa sbloccarsi in modo immediato: dopo il possibile passaggio del prossimo week-end la porta atlantica potrebbe chiudersi velocemente a causa dell’alta pressione, mentre sul nord potrebbe giungere aria fredda da est, grazie a sbuffi in arrivo dai Balcani. Situazione ancora molto dubbia, seguiteci nei prossimi articoli!

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