TENDENZA 6 – 14 MARZO 2023

Un altro triste e nefasto inverno meteorologico si è da poco concluso e lo ha fatto lasciandosi subito spazio alla primavera: le nevicate abbondanti e localizzate che hanno coinvolto il cuneese nei giorni scorsi sono un lontano ricordo e le temperature sono nuovamente schizzate verso l’alto: in pianure le massime hanno toccato i 16-17°C, esattamente come dovrebbe accadere nella prima metà di aprile, mentre in quota lo zero è risalito fino a 2500 m, con una decisa fusione del manto nevoso caduto. E’ doveroso precisare inoltre come nel computo totale della siccità, le precipitazioni dei giorni scorsi hanno giovato solamente al cuneese e alle fasce montane esposte verso la pianura del basso Torinese, mentre più a nord, specie tra Valle d’Aosta e VCO, i fenomeni sono stati assolutamente minimi e insignificanti.

Nei prossimi giorni il quadro barico a livello europeo farà decisamente un balzo in avanti dal punto di vista della stagione: si andrà gradualmente ad instaurare una circolazione caratterizzata da una spiccata zonalità, con un flusso perturbato in scorrimento a nord delle Alpi e precipitazioni abbondanti sui confini, specie sulla Valle d’Aosta, mentre altrove prevarranno condizioni soleggiate e venti di fohen, via via sempre più miti:

Un primo fronte perturbato giungerà tra martedì e mercoledì, con una quota neve consona per il periodo ed intorno a 1000-1200 m sulla Vallèè, seguito poi da un nuovo passaggio perturbato più intenso tra giovedì e venerdì. Una nuova passata ancora più proficua in termini di precipitazioni potrebbe giungere nel prossimo week-end. Le aree colpite saranno sempre le stesse, soprattutto tra Valle d’Aosta occidentale e settentrionale, dove le perturbazioni potrebbero continuare ad insistere anche per 10-15 giorni, portando cumulate davvero notevoli fino a 200-300 mm di precipitazioni e altrettanti cm oltre i 2000 m sui confini. E’ doveroso precisare però che la quota neve tenderà gradualmente ad alzarsi: se all’inizio nevicherà dai 1000-1200 m a seconda delle zone, è altamente probabile che nel fine settimana il limite neve possa alzarsi fino a 1800-2000 m, a tratti anche verso i 2200 m, a causa di aria decisamente più mite in arrivo da ovest.

Attenzione però perchè nel prossimo fine settimana potrebbe verificarsi un mix micidiale dal punto di vista termico, specie per le aree tra Val Susa e Cuneese:

Se in Valle d’Aosta il limite neve potrebbe alzarsi anche fino a 2000-2200 m, laddove non precipiterà non andrà certamente meglio; la presenza di una perturbazione che preme contro le Alpi attiverà una vivace ventilazione di fohen da nord-ovest nelle valli alpine, che troverà allo stesso tempo isoterme davvero bollenti in quota, grazie ad una rimonta dell’alta pressione appena a sud-ovest dell’arco alpino. Foehn + isoterme fino a 12-14°C a 850 hPa potrebbero creare un mix per temperature anche superiori ai 25°C in pianura e nelle valli, specie tra Val Susa e Cuneese, in quanto il foehn andrebbe ad amplificare ulteriormente la mitezza in quota. Insomma, l’inverno si sta allontanando e allo stesso tempo la primavera non si farà aspettare… e intanto di piogge non se ne parlerà per almeno 7-10 giorni.

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