TENDENZA 21 – 29 OTTOBRE 2022

Nello scorso articolo vi avevamo spiegato il perchè di questa fase prolungata e mite che si protrae ormai da diverso tempo: le basse pressioni si dirigono tutte verso il Portogallo, in particolare sulle aree subito ad ovest dello stesso, scaricando ivi il proprio carico di umidità; il movimento delle depressioni verso tali zone attiva una risalita uguale e contraria dell’anticiclone africano sulle aree più ad est, le quali sperimentano una fase insolitamente mite e prolungata. Ovviamente rientra anche il nord Italia, dove in pianura si sono registrare nei giorni scorsi massime fino a 26°C e zero termico diurno over 4000 m, proprio come dovrebbe accadere in estate.

Nei prossimi giorni tuttavia, la parziale evoluzione verso est della bassa pressione renderà possibile un coinvolgimento seppur marginale delle nostre zone, che verranno interessate da un peggioramento del tempo; qualcosa però è cambiato dall’aggiornamento precedente, pubblicato lunedì scorso; vediamo cosa. La perturbazione infatti non riuscirà a valicare completamente il muro anticiclonico, che la bloccherà temporaneamente, non permettendole di raggiungere le pianure del Piemonte, che rimarranno pressochè all’asciutto; solo sui settori Appenninici sono attesi precipitazioni associate a temporali e rovesci in risalita dalla costa. I fenomeni più intensi si concenteranno invece sulle aree alpine, come potete vedere da questa analisi del modello SHD ad alta risoluzione:

Si nota molto bene come sarà proprio la Valle d’Aosta a ricevere i maggiori apporti precipitativi con punte di 150 mm di pioggia sulla zona del Bianco e fino a 80-100 mm sulle testate vallive settentrionali: sicuramente una manna per i ghiacciai di tali aree, che riceveranno apporti di 80-120 cm di neve umida a 3000 m, con una quota neve tuttavia decisamente elevata per il periodo. A causa infatti della massa d’aria calda che tuttora insiste sull’Europa centro meridionale, le temperature sono tipiche di fine agosto anche in quota, dove il limite neve si attesterà a 2700-2800 m sulle aree prossime alla Francia e Svizzera, anche più in alto nelle valli Piemontesi.

Cosa attendersi per la prossima settimana? Nulla di nuovo: il nord-ovest si troverà proprio sul confine tra flusso umido associato alle basse pressioni ad ovest del Portogallo e anticiclone africano, che regalerà una fase calda al centro-sud:

Le temperature permarranno dunque ancora oltre la media, con una prima parte di settimana spesso grigia per nuvolosità e qualche precipitazione, specie sulle aree alpine; successivamente l’anticiclone potrebbe rinforzarsi nuovamente, ripristinando ancora una volta condizioni soleggiate e ”calde”, con massime a tratti fin verso i 25°C (da confermare). Insomma, per l’autunno ancora nulla di fatto.

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