Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importanza è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.
TENDENZA 3 – 11 FEBBRAIO 2022
Dopo una parentesi caratterizzata da nebbie con gelo in pianura e mitezza in quota, abbiamo assistito ad un deciso rimescolamento delle masse d’aria, grazie all’arrivo di nuove correnti da nord. Un primo evento di foehn è stato osservato lunedì scorso, a nostro parere provvidenziale per ripulire l’aria dagli inquinanti che ormai perduravano da troppo tempo. Una seconda perturbazione è giunta tra ieri sera, 1 febbraio, e oggi, apportando nevicate copiose sui confini (50 cm a Cervinia, 40 al San Bernardo), mentre spostandosi verso la pianura i venti di caduta, uniti ad una massa d’aria calda in arrivo da sud-ovest, causavano un brusco aumento termico, con massime diffuse al piano di 18-20°C.
Questo è se vogliamo il trend degli ultimi mesi: nevicate solamente sulle aree di confine (Valle d’Aosta in primis), altrove sole e mitezza che giorno dopo giorno hanno permesso all’inverno 2021-2022 di scalare la classifica degli inverni più caldi di sempre, fino ad arrivare al secondo più caldo di sempre, dietro solo al mitico 2006-2007.
Quello che ancor più sconvolge, è che osservando gli scenari proposti dai modelli non si intravvede nessuno sblocco. La situazione comincia ad essere critica se pensiamo al prossimo risveglio vegetativo, negli ultimi anni sempre più precoce. Non mancheremo di fornire un’analisi completa sul nostro inverno con la fine di febbraio, proponendo dati storici e confronti con il passato. Per farvi capire la follia climatica del periodo che stiamo vivendo, oltre ad una semplice osservazione di quanto il manto nevoso sui nostri monti sia ridotto al minimo, vi diamo giusto questa chicca. A Cuneo, dove abbiamo oltre un secolo di dati, non cade una goccia dal 25 dicembre (38 giorni totalmente a secco), mentre dal 27 novembre ad oggi sono caduti appena 13.8 mm di pioggia, rispetto ad una media di circa 120 mm (dicembre + gennaio)!
Come detto poco fa, nei prossimi giorni non aspettiamoci scossoni degni di nota; dopo un leggero calo termico nella seconda parte dell’attuale settimana, che riporterà anche qualche nube sparsa, ci stiamo preparando a vivere l’ennesima fase mite dell’inverno:
Proprio all’inizio della prossima settimana un nuovo promontorio di alta pressione africana si impossesserà della scena, riportando ”caldo” in quota (zero termico diurno over 3000 m e massime anche superiori a 10°C a 2000 m) e inversione termica in pianura, con nuovo aumento delle polveri sottili. Ci aspetta dunque il solito clima che ha caratterizzato l’inverno 21-22, con temperature primaverili in collina e gelo notturno sulle pianure, probabilmente anche con ritorno delle nebbie.
Intanto saremo ormai prossimi a metà mese e l’inverno ancora non si è visto…
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