Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importanza è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.
TENDENZA 10 – 18 GENNAIO 2022
Inserire nello stesso titolo i termini ”mite” e ”inverno” potrebbe suonare strano, ma dei prossimi giorni c’è veramente poco di cui gioire: dopo la rimonta pre natalizia e la fase calda di fine 2021, i modelli mostrano una terza fase mite in vista per le nostre montagne, in un inverno che su molte zone occidentali potrebbe chiudersi decisamente sopra media dal punto di vista termico, se dovesse continuare così.
Tuttavia andiamo con ordine: la settimana si aprirà con flussi freddi orientali e condizioni invernali anche in quota. Magra consolazione, perchè appena più a ovest delle Alpi L’Azzorre si sta preparando e da mercoledì/giovedì abbraccerà l’arco alpino e il nord-Italia, portando temperature nuovamente sopra media:
Il copione sarà lo stesso dei giorni scorsi: in pianura, causa inversione termica, quasi non ci accorgeremo del cambio di massa d’aria con gelate notturne estese e nebbie via via più persistenti, oltre ad un deciso aumento degli inquinanti. In collina e soprattutto sui monti invece le temperature cominceranno ad aumentare, con zero termico fino a 3000 m sul cuneese.
Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno però: conosciamo anche la data di conclusione della fase mite, che potrebbe coincidere con l’inizio della prossima settimana, grazie all’afflusso di aria fredda da est. Quello che spaventa è però la continua permanenza degli anticicloni ad ovest delle Alpi, con blocco totale dei flussi atlantici ed eventuali richiami meridionali in grado di portare nevicate anche sul versante sud alpino. Intorno al 20 del mese potrebbe arrivare il vero freddo da est, ma anche in questo caso potrebbe risultare sterile, salvo nuovi fenomeni sui confini.
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