Premessa: sempre più spesso le richieste delle previsioni del tempo superano la distanza temporale dei 2-3 giorni, spingendosi anche oltre la settimana. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica dedicata alle previsioni del medio/lungo termine. Di fondamentale importante è ricordare che, trattandosi di previsioni e analisi a 7-10 e oltre giorni di distanza, la possibilità di commettere errori non è assolutamente trascurabile! Vi invitiamo a dare dunque il giusto peso a quanto troverete scritto, senza elevare a verità assoluta le nostre parole. Da parte nostra non vuole esserci alcuna presunzione, bensì la sola voglia di imparare e fornire sempre quel qualcosa in più, che possa aiutare chi ha pianificato una gita in montagna o al mare e anche coloro che in base al tempo decidono la propria giornata lavorativa, legata ad esempio all’agricoltura. Cercheremo dunque di individuare una possibile linea di tendenza per i giorni futuri, commentando le corse dei principali modelli matematici; gli articoli saranno pubblicati con cadenza regolare, indicativamente ogni mercoledì e domenica, in essi troverete informazioni generali, mentre per quelle specifiche (possibilità di piogge, temporali, nevicate, copertura nuvolosa e temperature) rimangono sempre online le nostre previsioni aggiornate quotidianamente, che trovate qui: LINK.
TENDENZA METEO 24-31 DICEMBRE 2020
Come ogni fase invernale, da qualche giorno è partita la solita campagna disinformativa da parte dei più famosi ”siti meteo”, con titoli epocali quali ”big snow” o ”inferno bianco in pianura”, la cui unica finalità è attirare click e scatenare condivisioni a cascata; il risultato è solamente una pura e mera disinformazione: non ci stancheremo mai di dirlo, ma questa non è la vera meteorologia, questo è solo un modo per spingervi a cliccare su alcuni siti, in modo che questi ultimi possano guadagnare.
Vi invitiamo dunque a valutare ciò che circola sui social con profondo senso critico, perchè a 5-6 giorni di distanza nessuno può dire con certezza se quei 50 cm proposti dai modelli ad Asti saranno veritieri. In questo articolo riprendiamo da dove ci eravamo lasciati, in modo da farvi comprendere come una previsione venga formulata, a scapito di scenari palesemente esagerati. Domenica scorsa la situazione previsionale dai modelli era la seguente:
- L’americano GFS proponeva una situazione decisamente notevole in fatto di nevicate; un richiamo ostrale (da sud pieno) avrebbe investito il Piemonte il giorno 28 dicembre, con precipitazioni notevoli e accumuli fino a 30 cm in pianura tra Asti e Alessandria, una nevicata che ormai non si vede dal lontano febbraio 2013!
- L’inglese ECMWF invece proponeva un richiamo umido da SW (libeccio), corrente decisamente meno foriera di precipitazioni per le pianure, a causa dal riparo offerto dalle Alpi Marittime. Accumuli contenuti fra 5 e 15 mm e nevicate molto meno consistenti.
Cosa fare in questi casi di 50 e 50? Semplicemente osservare che nessuno scenario può prevalere sull’altro ed è dunque necessario attendere qualche giorno affinchè uno dei due modelli si pieghi a sposare la versione dell’altro o viceversa. Nel frattempo continuavano ad imperversare articoli che promettevano grandi nevicate, ma la verità è che nessuno sapeva esattamente come sarebbe andata…
Questa sera, mercoledì 23 dicembre, le idee invece sono più chiare: l’americano GFS ha infatti modificato la propria versione, divenendo molto più simile all’inglese ECMWF; ad oggi dunque prevarrebbe il secondo scenario, con libeccio e una situazione molto simile a dicembre, salvo una profilo termico decisamente migliore. Le precipitazioni saranno dunque molto contenute sulle pianure, ma grazie alle temperature inferiori la neve potrebbe essere farinosa anche in pianura. Questo grazie a cosa avverrà fra Natale e Santo Stefano, quando aria fredda giungerà da nord, preceduta da venti di foehn, i quali seccheranno la colonna d’aria, preparandola a future nevicate.
Condizioni eccellenti di partenza per un big snow, che però anche questa volta – ahinoi – parrà rimanere solo sulle carte, senza avverarsi. Questa che avete letto è un’analisi dei modelli, matematici, senza titoloni e frasi volutamente fuorvianti. E’ dunque assodato questo scenario? A nostro parere, data la concordanza di visione fra i due principali modelli, potrebbe prevalere il libeccio con un discreto grado di affidabilità: una configurazione dunque non ottimale per le nostre zone con accumuli per nulla eccezionali sulle pianure. Date queste correnti, gli accumuli maggiori si concentreranno sull’alessandrino sud-orientale, l’unica vera zona che beneficia di perturbazioni libecciali, con nevicate anche notevoli fra Novese, Acquese e Ovadese.
Tuttavia non è ancora detta l’ultima: abbiamo ancora 5 giorni prima del 28 dicembre, distanza temporale in cui i modelli potrebbero rivedere in parte la visione, proponendo una configurazione intermedia, con aumento delle precipitazioni sulle pianure, che quindi potrebbero vedere una discreta nevicata, seppur nulla di eccezionale.
Dopo la fase perturbata del 28-29 dicembre, l’afflusso freddo potrebbe comunque perdurare, con nuove occasioni per nevicate fino in pianura; ci aggiorniamo dunque nel prossimo appuntamento, previsto per domenica 27 dicembre alle 21.30/22.
CONOSCIAMOCI MEGLIO! Abbiamo creato un breve questionario da compilare per conoscerci meglio e capire come vi rapportate con la meteorologia:
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